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Caso Straccia archiviato, la rabbia dei familiari
Non è stata una morte violenta, il caso Straccia è chiuso. In dieci pagine il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha infranto le speranze di genitori e amici e, accogliendo le richieste del pubblico ministero Giuseppe Bellelli, ha archiviato la vicenda di Roberto Straccia, lo studente di Moresco (Fermo) scomparso a Pescara il 14 dicembre 2011 mentre faceva jogging e trovato cadavere in acqua lungo la costa di Bari il 7 gennaio 2012. Rimane il mistero sulla morte del giovane, che nello spazio di poche centinaia di metri, nella zona che divide le riviere nord e sud di Pescara, è letteralmente svanito nel nulla visto che le telecamere funzionanti nell’area lo intercettano mentre sale sul «Ponte del Mare» e ne perdono le tracce alla fine del collegamento ciclopedonale.
Se il genio (informatico) ha nostalgia delle sue origini
Un genio teramano si nasconde nella Silicon Valley. Si chiama Vincenzo Di Nicola, ha 33 anni. È ingegnere informatico e si è trasferito negli Stati Uniti mentre era ancora studente all’università. Bologna, altri tempi. A San Francisco, una nuova vita. Lì ha fondato, insieme a un collega italo-americano, l’azienda “GoPago” (www.gopago.com), nota per aver sviluppato un’applicazione mobile per pagamenti tramite carte di credito, contanti e smartphone. L’idea gli viene quando, allo stadio dei Giants, durante una partita di baseball contro i Washington Nationals, finiscono le birre e il suo amico Leo si alza per ordinarle. Poco dopo, Barry Bonds batte il record di homerun segnati nella storia del baseball americano senza che Leo, in fila per le bevande, possa vederlo…
Tarullo, un talento abruzzese tra folk-rock e blues
Un cantautore italiano che coniuga canzoni abruzzesi a sonorità folk-rock e blues. Lui si definisce così, ma Adriano Tarullo, talento musicale abruzzese ancora (purtroppo) poco conosciuto, è molto di più.
Tarullo sorprende piacevolmente, oltre che per la consolazione e il piacere che offre la sua musica, anche per la quantità di riferimenti presenti nelle tredici tracce contenute nel suo ultimo disco “Anch’io voglio la mia auto blues”, partorito tra il ventre lacustre della sua Scanno e i rari pub che spuntano tra il verde e i deliziosi borghi del Parco nazionale d’Abruzzo.
Solo per citare alcune delle innumerevoli sensazioni che ci ha regalato, possiamo dire che nelle sue canzoni c’è l’eco della migliore tradizione dei cantautori italiani, quella tra i Settanta e gli Ottanta…
Io, mamma incompresa di una malata rara
Chiara è una bambina di 12 anni e vive a Giulianova (Teramo). E’ affetta da una malattia genetica rara, la glicogenosi 1a (poco più di cento casi in tutta Italia). È costretta a mangiare continuamente sia di giorno che di notte per evitare di cadere in ipoglicemia, con possibile insorgenza di convulsioni e coma, pertanto richiede una continua e attenta sorveglianza.
Ogni tre ore Chiara, con l’aiuto della mamma Gabriella che si alza due volte a notte per controllarla, deve fare lo stick glicemico e alimentarsi con un particolare latte privo di lattosio. Tutte le volte che vomita o ha la febbre, Gabriella e il marito portano di corsa Chiara al pronto soccorso dove le devono mettere una flebo di glucosio per tenerle i valori glicemici nella norma.
Condannato (ieri e oggi) per aver detto no alla guerra
Nel 1983 il suo «no» alla guerra gli valse il carcere. Oggi, a distanza di trent’anni, continua a procurargli guai. È la storia di Marco R., 51 anni, teramano, testimone di Geova che, per aver rifiutato di indossare la divisa (e non aver aderito in alternativa al servizio civile sostitutivo introdotto nel 1972), finì dietro le sbarre prima a Peschiera del Garda e poi a Gaeta. Fu graziato dal Presidente della Repubblica, ma non congedato subito. In questi casi, infatti, non avendo espiato l’intera pena, l’amministrazione militare continuava a richiamare gli obiettori di coscienza. Così Marco fu esonerato e posto in congedo illimitato solo nel 1991, per effetto anche del recepimento di alcune sentenze della Corte costituzionale. Per quasi otto anni, quindi, essendo formalmente riconosciuto alla stregua di un militare, non ha potuto partecipare a concorsi pubblici, non si è potuto trasferire all’estero neanche per motivi di lavoro ed è stato escluso dal sistema sanitario nazionale.
La mia vita contadina dipinta e scolpita nel cuore
Annunziata Scipione non è stanca della sua arte. Nonostante l’età avanzata, 84 anni suonati, trova ancora la forza di prendere in mano la matita (una normalissima Staedtler) e di rendere tangibili le cose che le suggerisce la sua fantasia. Quando la incontriamo, disegna sotto lo sguardo amorevole del figlio Piero, insegnante di educazione fisica con un passato da podista pluripremiato a livello nazionale. Ad Azzinano di Tossicia, il “borgo dei ricordi”, reso celebre dai dipinti murali di Annunziata e da quelli degli artisti che le hanno reso omaggio e che hanno fatto entrare la frazione nel “Club nazionale dei Paesi dipinti”, il tempo ha come rallentato il battito per attendere che lei partorisca ancora nuove opere.
Non è solo l’esposizione permanente a lei dedicata, nel palazzo Marchesale di Tossicia (purtroppo danneggiato dal terremoto), a tributarle gli onori….
Elisa e lo show “tragic acid” in memoria di Mariella
«Avevo in mente da tanto un omaggio alla mia mamma, così quando ho saputo che il teatro romano era stato abilitato a spazio culturale attivo, sono stata letteralmente folgorata dall’idea di questa rappresentazione». Così l’attrice Elisa Di Eusanio ha esordito presentando lo spettacolo “Tragic acid”, in scena al Teatro romano il 7 e l’8 giugno, alle ore 21, con ingresso gratuito. Un omaggio alla scomparsa Mariella Converti, da parte dell’associazione che porta il suo nome, attraverso un viaggio nella femminilità di alcune tra le figure più suggestive e accattivanti della tragedia greca: Medea, Cassandra e Clitemnestra.
Tre donne unite da un unico elemento: la condizione di sopruso da parte del maschio dominante. Fatta eccezione per la profetessa, la visionaria e mai creduta Cassandra, Medea e Clitemnestra da vittime si trasformano in carnefici, attuando una folle ma lucida strategia di vendetta…
Se la crisi fa a pezzi anche l’ombrellone
Sulle spiagge abruzzesi, per far fronte alla crisi, spuntano ombrelloni “condivisi” e “part-time”. I primi sono quelli che due famiglie potranno dividersi con orari diversi nell’arco della stessa giornata; i secondi sono quelli che verranno affittati a ore o per un solo weekend. Ad annunciare la novità è stata la Fab, associazione dei balneatori aderente alla Cna Abruzzo, che in tempi di spending review prova ad offrire una serie di servizi alternativi a turisti e residenti, giovani e meno giovani.
«Con l’ombrellone condiviso – ha spiegato il segretario regionale dei balneatori Cna, Cristiano Tomei, che insieme al responsabile di Abruzzo Meteo, Giovanni De Palma, e Fabio Petricca, consigliere comunale di Montesilvano per l’Anci, ha presentato la convenzione che consente agli stabilimenti di ricevere notizie sul meteo in tempo reale – cerchiamo di contrastare l’esitazione che qualche famiglia prova di fronte alla scelta di affittarlo.
Lo votano anche da morto e arriva al ballottaggio
Il candidato sindaco è morto, stroncato da un infarto due settimane prima delle elezioni, ma viene premiato ugualmente dagli elettori con 3.255 voti e il 21,8% per cento dei consensi. È accaduto a Sulmona, dove si è piazzato secondo e sarebbe andato al ballottaggio Fulvio Di Benedetto, ingegnere molto conosciuto e molto amato in città, accasciatosi a terra e deceduto il 15 maggio nel corso di un drammatico incontro pubblico con gli altri candidati, se le regole in questo caso non favorissero il terzo classificato.
La norma, per i Comuni sopra i quindicimila abitanti, non prevede infatti il rinvio del voto in seguito alla morte di uno dei concorrenti alla carica di sindaco. E Sulmona, la città di Ovidio, che con i suoi 25.170 abitanti è il terzo comune più popoloso della provincia dell’Aquila e il nono della regione Abruzzo, non ha fatto eccezione.
Dalla disco ai menu educativi di un medico deejay
È un medico e lavora per la Asl di Teramo. È noto per essere un esperto di ristorazione collettiva e, in particolare, di alimentazione scolastica. Non dimostra i suoi anni e odia la quotidianità. Le sue ispirazioni musicali si chiamano Rolling Stones e Radiohead. Ama le auto, le moto e gli orologi, di cui è un appassionato collezionista. Dice di voler vivere “ovunque” e di essere interessato solo al “presente”. Bando ai ricordi, dunque, fatta eccezione per l’intervista che, eccezionalmente, ci concede. Per parlare della sua vita, ovviamente, e del progetto che ha fondato per pochi intimi. Una settantina di amici che, su Facebook, nella pagina “The Band”, costruiscono insieme, ora dopo ora, la colonna sonora esistenziale della propria giornata, postando riflessioni, canzoni e video dettati da un comune denominatore: l’amore per il rock.