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Pietracamela libera dall’incubo del masso
Pietracamela è libera dall’incubo del masso (come si può guardare nel VIDEO e nella FOTOSEQUENZA). In anticipo rispetto al programma predisposto in Prefettura, intorno alle 13,30 il borgo alle pendici del Gran Sasso ha assistito al gran botto, annunciato da alcuni squilli di tromba. E, nel giro di qualche minuto, senza danni a cose o persone, l’operazione di eliminazione del gigantesco agglomerato roccioso alto come un edificio di sei piani (di circa 1.000 metri cubi il suo volume) é stata completata. Utilizzati circa 450 chili di esplosivo e una serie di micro cariche che hanno reso possibile, contemporaneamente, sia il distacco sia la frantumazione del blocco roccioso situato in equilibrio precario a Capo Le Vene, l’area sovrastante l’abitato del paese già interessata da un’enorme frana il 18 marzo 2011.
Raffaele, a 100 anni va a lezione di Internet
Non è un paese per vecchi Pizzoferrato, piccolo centro montano con 1.200 abitanti nella media vallata del Sangro, in provincia di Chieti. O, almeno, non lo è per chi si fa beffe del peso degli anni. Raffaele Ciampaglia, un secolo di vita compiuto il 28 luglio scorso, è uno di questi. Si è appena iscritto a un corso per imparare a usare Internet, organizzato dal Comune per gli over 65. «Mi piacerebbe usare le nuove tecnologie per imparare a parlare con i miei nipoti che abitano a Firenze », ha detto consegnando il modulo di adesione. Determinazione e grinta non gli mancano.
Caso Pavone, i familiari: “Chi ha visto parli”
Nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, dov’è in coma da ben 44 giorni, risuonano “Alma Llanera” e i ritmi delle canzoni sudamericane a cui è affezionato per essere nato e aver vissuto da ragazzo a Caracas. I familiari hanno affidato alla musica la speranza di svegliare Carlo Pavone, l’ingegnere informatico di 42 anni colpito alla testa da un proiettile mentre buttava l’immondizia sotto casa, lo scorso 30 ottobre, un mercoledì, intorno alle 21. Un orario normale in una zona normalmente trafficata di Montesilvano: via De Gasperi, la strada che porta alla collina del comune pescarese.
Il regista dei documentari che viaggia con Ammaniti
Ha girato documentari per “Geo&Geo” e “La storia siamo noi” e fatto film con Niccolò Ammaniti. Sì, Ammaniti lo scrittore. Ha viaggiato con lui in India per realizzare “Goodlife”, serie di tre documentari per Current Tv, Stefano Saverioni, trentasei anni, di professione video maker. Anzi, no, precisa lui: film maker. Perché, gli chiediamo, che differenza c’è?
La differenza, risponde, «sta nel fatto che il film maker ha almeno la prospettiva di realizzare un film. Il video maker, invece, lavora più sull’audiovisivo».
L’uomo che studia i mattoni primordiali dell’universo
Si sta dando da fare per rendere l’osservatorio (concedeteci l’ossimoro) più “visibile” all’esterno. E per cercare di evitare che, contrariamente a quanto scritto tre anni fa nello statuto dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica da cui dipende, quello di Collurania venga accorpato a Roma. Un modo elegante per dire che chiuderà. Roberto Buonanno, direttore dell’osservatorio fondato da Vincenzo Cerulli nel 1890 e presidente della Società astronomica italiana, per il momento ha ottenuto, anche grazie all’aiuto della Regione e delle risorse del Fondo sociale europeo, il congelamento della decisione. Il contributo Fse arriverà in cambio delle attività didattiche che i ricercatori di Collurania si sono impegnati a svolgere nelle scuole superiori abruzzesi. Do ut des. Ma il rischio di chiusura è acqua passata. Buonanno si rilassa e noi ne approfittiamo per cogliere (dello scienziato) un’intervista-ritratto.
Breve storia di Klaus, flautista del mondo
Si chiama Klaus-Peter Diehl (nella foto) ed è un flautista. Ha suonato nelle grandi compagnie orchestrali di mezza Europa e ha insegnato a fior di flautisti dedicando alla musica quasi tutta la sua vita e rinunciando per lei persino al suo lavoro in Deutsche Bank.
Questo prima di seguire la sua vera vocazione, che è quella di girovagare tra Francia, Austria, Spagna, Germania e Italia con il suo camper e suonare per strada “senza avere padroni” . Anni fa si esibì a Sorrento con Sinead ‘O Connor in un tributo ai Beatles come testimonia questo video . Ora è a Teramo, dove all’inizio tutti lo avevano scambiato per un barbone…
L’arte che tramuta i pastori in cowboys
Ama gli angoli nascosti della montagna abruzzese, che ha girato in lungo e in largo a caccia di inquadrature. E ama soprattutto i personaggi che vi abitano, i quali nel suo obiettivo appaiono più simili a cowboys americani che a pastori italiani. Ritratti che sembrano dipinti e che l’”Hasselblad Bulletin”, la rivista online della più importante azienda mondiale di macchine fotografiche d’alta qualità, ha deciso di pubblicare nell’ultimo numero. Un bel riconoscimento per Maurizio Anselmi, il fotografo artista che più di tutti conosce paesaggi e gente del Gran Sasso. Per lavoro e per passione. Due elementi che costellano una lunga carriera svolta con dedizione cercando (e riuscendo nell’intento) di stare alla larga da matrimoni e cerimonie, l’attività che di solito i fotografi di professione svolgono per necessità.
Tangenti per «il Vate». Arrestato assessore Pdl
Quattro giorni fa, ironia della sorte, aveva partecipato alla presentazione della prima carta dei servizi sanitari per detenuti realizzata dalla Asl di Chieti. Questa mattina, all’alba, è stato lui stesso oggetto di una misura cautelare. Luigi De Fanis, 53 anni, assessore regionale alla Cultura, e la sua segretaria particolare, Lucia Zingariello, 34, sono stati posti agli arresti domiciliari nel corso di una operazione scattata alle prime luci del giorno e denominata «Il Vate». Ad attuarla gli uomini del corpo forestale dello Stato di Pescara, L’Aquila e Chieti, su disposizione del gip del Tribunale di Pescara Mariacarla Sacco. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. Il provvedimento è stato richiesto dal sostituto procuratore di Pescara, Giuseppe Bellelli, già protagonista del processo «Sanitopoli» che ha in seguito portato alla condanna dell’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco a nove anni e sei mesi.
Un masso gigante sul paese. Scatta l’evacuazione
Ancora un paio di giorni e Pietracamela, caratteristico borgo alle pendici del Gran Sasso, sarà libera dall’incubo del masso. Un blocco roccioso di oltre mille metri cubi (equivalente a un palazzo di sei piani) incastonato nella parete di Capo Le Vene, a duecento metri di distanza in linea d’aria dalla piazzetta centrale del paese. Lo spettacolare intervento di rimozione è previsto mercoledì pomeriggio. Per l’occasione il borgo, che conta 298 residenti (ma solo sulla carta, in realtà sono molti di meno in questo periodo), dovrà essere parzialmente evacuato. Le famiglie che abitano a meno di 200 metri dal punto dell’esplosione dovranno lasciare le loro case. Divieto di uscire, invece, per chi si trova nella fascia compresa tra 200 e 400 metri. Nelle prossime ore si saprà qualcosa di più circa l’effettiva estensione dell’area di sgombero.
Ruzzo, la (im)possibile missione di Forlini
Ruzzo missione impossibile? A guardare i bilanci, che segnano un passivo di 95 milioni di euro, chiunque sarebbe tentato dall’idea di desistere dall’impresa. Non sembra invece spaventato Antonio Forlini, manager di lungo corso all’Amadori (dove ha la responsabilità di alcuni settori strategici e la gestione di tutto il personale, circa settemila dipendenti) e neo presidente della Ruzzo Reti da qualche settimana. L’idea di partenza è che la Ruzzo, fin quando si occupava solo di distribuzione idrica, era un’azienda sana con un surplus finanziario. Poi le cose sono cambiate. L’aver ereditato dai Comuni la gestione dei depuratori e della rete fognaria ha costretto l’azienda ad effettuare investimenti superiori alle disponibilità del momento.