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Fratello e sorella prendono i voti insieme
Le ha tagliato i capelli con dolcezza, come soltanto una persona cara sa fare. Lei ha accolto quel gesto con un sorriso riconoscente e ha iniziato felice il suo nuovo cammino. La cerimonia solenne, seguita da parecchi sguardi (quelli di parenti e amici commossi ma anche di alcuni curiosi) e illuminata dai flash di chi immortalava il singolare evento, si è svolta domenica all’interno del Duomo di Teramo. Qui Giuseppe e Concetta Altizii, fratello e sorella, 33 anni e un passato da studente di ingegneria lui, 31 anni e una laurea in Scienze della Formazione nel cassetto lei, hanno preso i voti insieme, nella città dove sono nati e cresciuti e dove, quasi quindici anni fa, hanno ricevuto la «chiamata». Da allora un lungo percorso di fede culminato nella decisione di diventare rispettivamente frate francescano e clarissa. Un destino analogo a quello di un illustre santo, San Berardo, patrono della città, e di Santa Colomba, anche loro fratello e sorella.
Nido di tartarughe rare, spiaggia chiusa
Un evento straordinario, quasi un miracolo, che ha obbligato il sindaco, Enio Pavone, a vietare temporaneamente la balneazione e il transito nel tratto di spiaggia interessato. Accade a Roseto degli Abruzzi, località balneare in provincia di Teramo nota per custodire la riserva naturalistica del Borsacchio. Per caso, pochi giorni fa, è stato scoperto sulla battigia, a pochi passi dagli ombrelloni, un nido di tartarughe marine della specie «Caretta caretta», protetta e a rischio estinzione.
Un avvenimento raro, dicono gli esperti, soprattutto in una zona così antropizzata. Dopo il recupero della prima tartaruga, sono finora stati immessi in acqua oltre venti esemplari. L’ultimo nella serata di ieri, mentre altre uova sono pronte alla schiusa.
Avezzano stampa il marso, la moneta anticrisi
Ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, i nuovi acquisti si faranno con il marso (dal nome dell’area abruzzese conosciuta come Marsica), moneta «coniata» dal Comune a beneficio dei propri cittadini. L’intenzione è di rilanciare l’economia locale, in particolare il settore agroalimentare, e dare un po’ di respiro ai negozi di vicinato nella battaglia quotidiana contro la crisi. Il marso, che dovrebbe entrare in circolazione entro la fine dell’anno, sarà una moneta-non moneta: non potrà essere incassata né convertita (in quanto non sostituisce l’euro) e sarà valida esclusivamente nel circuito dei commercianti locali. Versati insieme agli euro, i marso daranno diritto a uno sconto e il negoziante che li riceverà potrà spenderli a sua volta in altri esercizi della città. L’idea si è concretizzata con l’adesione dell’amministrazione comunale al progetto dell’associazione Arcipelago Scec (acronimo di Solidarietà che cammina), che riunisce altri esperimenti di questo tipo in Italia (ad esempio a Napoli, Crotone e nella Parma del sindaco grillino Federico Pizzarotti, ma si contano iniziative anche in Toscana e in Sardegna).
Bimbo dimenticato nello scuolabus, autista suicida
Un anno e mezzo fa era stato accusato di coprire il collega che aveva dimenticato un bimbo di quattro anni nello scuolabus che guidava. Ieri si è ucciso, impiccandosi nella sua abitazione. Protagonista di questa storia triste è G.V., 49 anni, di Montorio al Vomano (Teramo). Si è tolto la vita nella tarda serata, dopo essersi chiuso all’interno del bagno. Nessun sospetto che potesse compiere un simile gesto da parte dei familiari, i quali, solo successivamente, non vedendolo uscire, hanno forzato la serratura e sono entrati nella stanza facendo la macabra scoperta. I tentativi di rianimarlo sono andati a vuoto. Per l’autista, ormai, non c’era più nulla da fare. Sul posto, oltre al personale del 118, sono arrivati i carabinieri per i rilievi di rito. Il nulla osta alla sepoltura è stato già disposto.
Il medico che di notte porta a spasso i pazienti
All’inizio erano pochi, appena sedici. In un paio di mesi, grazie al passaparola, sono diventati ottanta e forse anche qualcuno in più. Un gruppo numeroso, che non passa inosservato e suscita la curiosità degli automobilisti che lo incrociano. A Teramo i “camminatori notturni”, come vengono chiamati, sono nati per iniziativa di un medico di base, Piero Sinigaglia, che fa la professione da circa trent’anni e ha l’ambulatorio al centro della città. Sinigaglia, stanco di prescrivere solo farmaci, ha deciso di curare i pazienti facendo sport con loro. E così da alcuni mesi, il lunedì e il giovedì, alle ore 21 (il 25 luglio l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva), aspetta sotto lo studio i propri assistiti e quanti tra amici e conoscenti vogliano aderire alle passeggiate notturne. Cinque chilometri a passo sostenuto lungo un percorso ad anello. E chi vuole, può fare il bis. I benefici devono essere tanti, se è vero che il gruppo continua a crescere a vista d’occhio. L’età media non conta, nel gruppo ci sono ragazzi di tredici anni e ultrasettantenni.
Caso Straccia archiviato, la rabbia dei familiari
Non è stata una morte violenta, il caso Straccia è chiuso. In dieci pagine il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha infranto le speranze di genitori e amici e, accogliendo le richieste del pubblico ministero Giuseppe Bellelli, ha archiviato la vicenda di Roberto Straccia, lo studente di Moresco (Fermo) scomparso a Pescara il 14 dicembre 2011 mentre faceva jogging e trovato cadavere in acqua lungo la costa di Bari il 7 gennaio 2012. Rimane il mistero sulla morte del giovane, che nello spazio di poche centinaia di metri, nella zona che divide le riviere nord e sud di Pescara, è letteralmente svanito nel nulla visto che le telecamere funzionanti nell’area lo intercettano mentre sale sul «Ponte del Mare» e ne perdono le tracce alla fine del collegamento ciclopedonale.
Condannato (ieri e oggi) per aver detto no alla guerra
Nel 1983 il suo «no» alla guerra gli valse il carcere. Oggi, a distanza di trent’anni, continua a procurargli guai. È la storia di Marco R., 51 anni, teramano, testimone di Geova che, per aver rifiutato di indossare la divisa (e non aver aderito in alternativa al servizio civile sostitutivo introdotto nel 1972), finì dietro le sbarre prima a Peschiera del Garda e poi a Gaeta. Fu graziato dal Presidente della Repubblica, ma non congedato subito. In questi casi, infatti, non avendo espiato l’intera pena, l’amministrazione militare continuava a richiamare gli obiettori di coscienza. Così Marco fu esonerato e posto in congedo illimitato solo nel 1991, per effetto anche del recepimento di alcune sentenze della Corte costituzionale. Per quasi otto anni, quindi, essendo formalmente riconosciuto alla stregua di un militare, non ha potuto partecipare a concorsi pubblici, non si è potuto trasferire all’estero neanche per motivi di lavoro ed è stato escluso dal sistema sanitario nazionale.
Lo votano anche da morto e arriva al ballottaggio
Il candidato sindaco è morto, stroncato da un infarto due settimane prima delle elezioni, ma viene premiato ugualmente dagli elettori con 3.255 voti e il 21,8% per cento dei consensi. È accaduto a Sulmona, dove si è piazzato secondo e sarebbe andato al ballottaggio Fulvio Di Benedetto, ingegnere molto conosciuto e molto amato in città, accasciatosi a terra e deceduto il 15 maggio nel corso di un drammatico incontro pubblico con gli altri candidati, se le regole in questo caso non favorissero il terzo classificato.
La norma, per i Comuni sopra i quindicimila abitanti, non prevede infatti il rinvio del voto in seguito alla morte di uno dei concorrenti alla carica di sindaco. E Sulmona, la città di Ovidio, che con i suoi 25.170 abitanti è il terzo comune più popoloso della provincia dell’Aquila e il nono della regione Abruzzo, non ha fatto eccezione.
Ritrovato in fondo a un dirupo il corpo di Patrik
E’ stato ritrovato questa mattina, intorno alle 10,30, in fondo a un dirupo, il cadavere di Patrik Hermann Weilharter, l’elettricista austriaco di 22 anni di cui non si avevano notizie da dieci giorni. Il corpo è stato rinvenuto nel Vallone Fossa Ceca, nella zona boschiva di San Pietro di Isola del Gran Sasso, a una distanza significativa dalla pineta in cui è stata lasciata l’auto, un’Alfa 159, con le chiavi posate su una ruota e all’interno il cellulare (spento e con la batteria staccata), le due targhe (che in Austria sono personali) e contanti per circa 500 euro.
Gli alpinisti del soccorso alpino, insieme ad alcuni uomini della Guardia di Finanza, hanno avvistato il corpo e, subito dopo, avviato le operazioni di recupero della salma che sarà trasportata a Isola del Gran Sasso in attesa delle disposizioni del magistrato.
Il mistero di Patrik, svanito nel nulla sul Gran Sasso
La montagna pare averlo inghiottito senza lasciare alcun indizio di lui. Da circa 7 giorni sembra essere svanito nel nulla Patrik Hermann, un giovane elettricista austriaco di 23 anni (li compie a giugno), residente nei pressi di Salisburgo. La sua auto italiana, un’Alfa Romeo 159, è stata trovata a San Pietro, una frazione del comune di Isola, in provincia di Teramo, parcheggiata all’interno di una pineta situata ai piedi del Gran Sasso. Prima di sparire, il giovane ha staccato le targhe e le ha nascoste nella vettura insieme ai documenti e ai soldi che portava con sé, circa 400 euro. Le chiavi, invece, sono state lasciate su un pneumatico. In Austria, tuttavia, le targhe sono personali e, dunque, rimuoverle temporaneamente quando si lascia l’auto in sosta per un periodo non breve è un’abitudine abbastanza comune.