Se la musica va dove la porta il mare
“Strano come la vita più intensa sia raccontata in sintesi dal suono più rudimentale: quello dell’onda del mare”, così Italo Svevo. E tra i marosi appunto, fortemente solida benché la terraferma fosse a parecchie miglia di distanza, nasce questa bella e intensa storia d’amore tra due colleghi, due artisti uniti dalla comune passione per la musica. Lui è Fabrizio Di Gregorio, 45 anni, chitarrista che vive a Cologna Spiaggia, ma solo per pochi giorni l’anno, perché per la gran parte è in giro per terre e (soprattutto) per mari di mezzo mondo, a duettare con la sua Daniela, compagna di viaggio, di vita e di lavoro.
Fabrizio suona la chitarra da quando era un bambino, strimpellando le prime note sullo strumento trovato nella calza della befana, e per la musica ha abbandonato il classico lavoro “tranquillo” da cassiere di supermercato a Roseto, tra i rimbrotti del padre, per andare a studiare chitarra a Bologna.
Per caso, in sostituzione di un amico, comincia giovanissimo, ad appena 16 anni, la sua carriera artistica sulle navi da crociera, imbarcandosi alla volta di Miami sulla prestigiosa Galileo Galilei. Nel’87 Fabrizio fonda una propria orchestra, la “Gregory band”.
In qualità di responsabile artistico della compagnia “Festival Crociera”, della “Chandris Cruise Line” e anche in virtù di una serie di prestigiosi ingaggi, Fabrizio si esibisce più volte nel Principato di Monaco, al casinò, alla presenza del principe Alberto, al Gran Galà della Formula 1 di Montecarlo, poi per l’apertura del concerto di Ray Charles, e ancora in Giappone, a Tokio, e in tantissimi altri grandi eventi. E un giorno, mentre la nave è attraccata al porto di Tenerife, la Gregory Band, rimasta provvisoriamente senza “voce”, avvia i provini per la ricerca di una nuova cantante. Ed è qui che entra in scena Daniela Medici, promettente talento con la passione per i ritmi della bossa nova (uno stile derivato dal samba) e per la tradizione musicale brasiliana. Ed è subito un sodalizio artistico fatto di grande intesa e affinità tra Fabrizio e Daniela che, nel giro di qualche tempo, non tarda a trasformarsi in qualcosa d’altro e a dar vita ad una bella e solida relazione sentimentale.
Nel 2005 nasce il Dany Duet, duo di chitarra e voce, perfetta alchimia di passione e amore per la musica. Per un paio d’anni, i due artisti hanno fatto parte anche dell’orchestra folk di ‘Nduccio. Oggi Fabrizio e Daniela hanno il loro “nido” a Cologna e, come ogni artista che si rispetti, non fanno progetti a lungo termine ma vanno, come si dice, dove li porta il cuore o, per essere più precisi, il mare.
E Fabrizio, nonostante la formazione cosmopolita e il fatto che, come la sua compagna, parli alla perfezione quattro lingue, non rinuncia, appena gli si presenta l’occasione, alla battuta in dialetto, segno del fortissimo attaccamento alla sua terra d’Abruzzo. E proprio a suo padre Armando, scomparso cinque anni fa, e ai suoi amorevoli rimbrotti di genuino buon senso del tipo: “ma non ti putev sceje nu lavore come tutt li cristiane…”, è dedicato uno dei più applauditi successi con cui il Dany Duet allieta le serate dei passeggeri delle navi da crociera, da un capo all’altro del mondo: “My father says”. E meno male che Fabrizio, da buona testa dura abruzzese, non ha dato retta a suo padre…
Sara De Santis
“ma non ti putev sceje nu lavore come tutt li cristiane…” racchiude tutta una filosofia del lavoratore abruzzese! Un po’come il comico abruzzese Cirilli che diceva al preoccupato padre che voleva fare l’attore..
Adriano Tarullo
20 Gen 2011 alle 11:53 edit_comment_link(__('Modifica', 'sandbox'), ' ', ''); ?>