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Farà spinning per 10 giorni in attesa del Giro d’Italia

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Dal 6 al 15 maggio a Teramo lo sportivo teramano Patrizio Sciroli, già recordman nel 2008 di pedalata statica (spinning), cercherà di battere l’attuale record del mondo, detenuto dall’americano George Hoods, pedalando per circa 10 giorni consecutivi con soli 5 minuti di pausa cumulabili ogni ora.

Rai3 ed altre testate giornalistiche e televisive seguiranno l’evento che avrà luogo in Piazza Martiri, a Teramo, su di un palco coperto appositamente allestito.

Un evento in attesa dell’evento, dato che l’ultima giornata della sfida coinciderà con l’arrivo a Teramo del Giro d’Italia.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Teramo e dall’AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che effettuerà una campagna di sensibilizzazione.

Patrizio Sciroli nasce a Teramo il 28 marzo 1959. E’ sposato con Tiziana ed ha due figli: Stefano, 27 anni, e Federica, 29.

Prima di diventare recordman, ha vissuto molte esperienze sportive: da giovane con il sollevamento pesi, poi calcetto, ciclismo e parapendio. Questi sport li pratica quasi tutti ancora oggi.

Lo spinning merita un discorso a parte. Lo colpisce ed entusiasma una dozzina di anni fa: lunghe pedalate, accompagnato da buona musica che ti “trasporta”.  Tanta era la passione per lo spinning che inseguì  un record, anche se in molti tentarono di scoraggiarlo. La sua volontà era però forte e, insieme a Guillermo Terraza, chitarrista argentino, intraprese il tentativo di battere il record detenuto dall’australiano Eddy Kontelj su spinbike: una pedalata di 132 ore.

La sua maratona cominciò venerdì 26 giugno 2008, alle 10 del mattino, e non fermò neppure alle 133 ore di Kontelj, perché nel frattempo era giunta notizia che l’americano George Hood aveva scavalcato abbondantemente quel limite raggiungendo il nuovo record mondiale di 177 ore. Ma Sciroli non si lasciò scoraggiare e mirò all’obiettivo che si era a quel punto non poco allontanato! Superare il nuovo record significava continuare a pedalare per due giorni in più: … una enormità!

Della sua lunga “pedalata” ricorda soprattutto l’affaticamento ed il sonno pesante.  E’ riuscito a vincerli soprattutto grazie alla costante presenza della moglie, dei figli e dell’equipe sanitaria della Croce Bianca o.n.l.u.s., sempre accanto a lui.

Il record della Guiness World Record impone di mantenere una velocità di pedalata di 20 chilometri orari, con possibilità di sosta di recupero della durata di 5 minuti cumulabili.

La sua maratona si è conclusa il 5 luglio 2008 dopo aver pedalato per 182 ore. Di questa avventura, ciò che conserva più caramente come ricordo è il calore della gente che ogni giorno si recava a trovarlo, incitandolo a resistere. Gente che, durante questo strenuo sforzo, spesso egli non era neppure in grado di riconoscerli lucidamente o di intrattenersi come avrebbe voluto. Eppure sa che senza di loro non sarebbe riuscito nell’impresa!

Ora, a due anni di distanza, una nuova avventura. In bocca al lupo!

di Redazione

martedì 26 Aprile 2011 alle 23:01

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