Archivio per Novembre 2011
Il coraggio di immaginare a Teramo
«Senza immaginazione non c’è salvezza», sosteneva il celebre storico dell’arte Giulio Carlo Argan, intendendo che senza di essa non può esservi occasione al superamento del mondo ma solo prevedibilità. Chi non sogna – prosegue Maria Cristina Ricciardi, curatrice della mostra Il coraggio di immaginare – rinuncia al cambiamento, al coraggio di immaginare possibili alternative di possibili sistemi di vita, diversi da quelli in uso.
Capiamo bene, quindi, quanto sia importante, soprattutto oggi, conservare la facoltà di immaginare, la possibilità di sognare e di mettere i nostri sogni a disposizione dell’intelletto. È importante per ciascuno di noi ed in particolar modo per le nuove generazioni, spesso appiattite da troppa compagnia tecnologica, dall’azzeramento delle prospettive di chi pensa che tanto non cambierà mai niente, dai frequenti pessimi esempi di chi li ha preceduti, in una Italia in forte crisi morale prima che economica e dalla quotidianità sempre più violenta.
Treni nemici, la storia di Mariaclaudia
Tre volte alla settimana parte dalla stazione ferroviaria di Giulianova Lido, in Abruzzo, per andare ad insegnare diritto in una scuola di Pesaro, nelle Marche. Mariaclaudia Cantoro, 40 anni, docente precaria disabile, è una persona coraggiosa ed è contenta dell’incarico che ha. E’ meno contenta del treno (non attrezzato per ospitare persone diversamente abili, come testimoniato dal video amatoriale che lei stessa, con l’aiuto di un amico, ha girato) che ogni mattina, alle 5,30, parte dalla località costiera in provincia di Teramo per accompagnarla al lavoro. Dopo una laurea in Giurisprudenza, un master per giurista d’impresa e vari altri corsi (tra i quali la specializzazione per l’insegnamento), Mariaclaudia – che fino a pochi anni fa coltivava il sogno di diventare notaio – si è dovuta accontentare degli incarichi di supplenza annuale con i quali, prima a Rovigo per due anni, ora a Pesaro da settembre, ma soltanto il lunedì, il mercoledì e il sabato, si guadagna da vivere.
Pescara, Benni “apre” il Festival delle letterature
Parole, immagini e musica si intersecheranno a più riprese nel nono Festival delle Letterature dell’Adriatico che si svolgerà a Pescara dal 16 novembre (domani l’inaugurazione, con l’intervento dello scrittore Stefano Benni) al 20 novembre 2011. Per la prima volta la manifestazione non animerà solo il centro urbano ma si sposterà anche nel quartiere storico del capoluogo adriatico, quello dagli echi dannunziani e l’intuito flaianeo, pronta a catalizzare l’attenzione dell’intero territorio.
Il Festival verrà inaugurato dall’intervento dello scrittore Stefano Benni mercoledì 16 novembre. Di mattina sono in programma incontri con gli studenti delle scuole elementari, di sera cene a tema presso i ristoranti del centro storico.
Dimenticato nello scuolabus. Ha quattro anni
Dimenticato nello scuolabus per quattro ore, adesso è in cura da una psicologa. Tragedia evitata ma i genitori, infuriati, si sono rivolti ad un legale e passano alle denunce. È accaduto a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. Protagonista della vicenda è un bimbo di quattro anni. Venerdì scorso, all’incirca alle 9, la madre lo saluta davanti alla propria abitazione mentre, come accade ogni giorno, sale sul pulmino che lo condurrà all’asilo. Qui, però, arriverà solo alle 13,30, dopo che gli addetti del consorzio che gestisce i servizi di trasporto e assistenza per conto del Comune si accorgono che il bambino è rimasto all’interno del mezzo per l’intera mattinata.
Le maestre contattano immediatamente la madre e l’avvertono del fatto che il figlio è stato portato all’asilo in quel momento.
Cermignano, ecco la strada che finisce nel nulla
È lunga un chilometro ed è asfaltata, ma illuminazione e segnaletica mancano. È dritta e larga ma non ha ancora un nome e, soprattutto, non porta da nessuna parte. La «strada fantasma» di Cermignano, come la chiamano, ha inizio in un punto della provinciale che nel Teramano sale verso la frazione di Montegualtieri, dove sorge un’antica torre medioevale, e muore in uno stretto e non facile percorso di campagna usato da sempre come scorciatoia per raggiungere, circa cinque chilometri più avanti, l’ingresso dell’autostrada per Roma.
Di strano c’è anche che l’opera, finanziata nell’ambito di un’intesa tra Governo e Regione Abruzzo, dovrebbe servire aree produttive di cui non vi è traccia.