Quegli strani malori degli universitari a l’Aquila
Forte mal di testa, nausea e vertigini. Gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia dell’università dell’Aquila, trasferiti dopo il terremoto all’interno dell’area industriale della frazione di Bazzano, accusano malori da alcuni mesi a questa parte. La causa non è stata ancora individuata. E intanto i disturbi, soprattutto nell’ultimo periodo, si sono moltiplicati. Tanto da spingere il rettore, Ferdinando Di Orio, preoccupato dalle segnalazioni dei ragazzi, a prendere carta e penna e inoltrare una denuncia cautelativa al Comune, alla locale Asl e all’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente).
I disturbi iniziano all’improvviso, con cefalea e nausea. In alcuni casi, gli studenti associano questi sintomi a un odore acre che ricordano di aver respirato a lungo poco prima.
Sotto accusa è la stessa presenza della sede della facoltà all’interno della zona industriale, situata a circa cinque chilometri dal capoluogo. «Il primo allarme c’è stato nelle settimane scorse – racconta a Corriere.it il rettore Di Orio – poi negli ultimi giorni il fenomeno è aumentato e abbiamo riscontrato diversi casi di studenti con mal di testa e problemi di equilibrio. Cose che anche io, da medico, ho potuto riscontrare. Per la verità l’odore sgradevole di cui parlano i ragazzi si avvertiva tempo fa, ora non c’è più. In ogni caso, con l’aumentare delle segnalazioni, abbiamo pensato che fosse necessario effettuare una verifica per capire se il malessere sia o meno collegato alle emissioni inquinanti di qualche azienda del nucleo industriale. Ovviamente questo sarebbe un problema».
La preoccupazione del rettore è legata al fatto che la sede di Bazzano, attualmente, ospita circa 1.700 studenti. Molti di loro sono in allarme mentre alcuni ritengono che non sia il caso di continuare a frequentare le lezioni, almeno fino a quando le cose non torneranno alla normalità. La lettera del rettore è indirizzata al sindaco Massimo Cialente, al manager dell’Asl Giancarlo Silveri e al direttore dell’Arta, Mario Amicone. Contiene la richiesta urgente di misure per salvaguardare la salute non solo degli studenti, ma di tutti i cittadini residenti nell’area di Bazzano. Verifiche per fugare ogni sospetto, insomma. Anche i dubbi di chi, a causa delle emissioni inquinanti, pensa che la sede di Bazzano non sia idonaa a ospitare le aule.
Nicola Catenaro
Pubblicato il 7 giugno 2012 su Corriere.it
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