Il rock abruzzese suona per il Burkina Faso
L’Orange Rock Cafè e l’associazione umanitaria “Bo.Bas Help in the world” insieme per un evento unico, volto alla raccolta fondi per la realizzazione di un centro d’accoglienza per bimbi svantaggiati in Bukina Faso. Venerdì 4 aprile, a Pescara, il circolo di via Nazario Sauro 15 si riempirà della sua solita atmosfera rock, ma questa volta per un evento dedicato alla solidarietà e alla cooperazione internazionale.
Il concerto “Rock for Burkina Faso” avrà inizio alle ore 20.30, con la presentazione dell’associazione Bo.Bas, da cinque anni impegnata in aiuti umanitari in Burkina Faso, nell’area di Bobo-Dioulasso, con progetti finalizzati a sostegno delle fasce deboli della società, soprattutto donne e bambini.
Dopo il progetto SAI (Scuola, agricoltura, impresa), grazie al quale è stato possibile fornire strumenti per la formazione di base in diverse scuole, mezzi per l’agricoltura a vari villaggi e realizzare un mulino per la macinazione del burro di karité, che ha dato lavoro a più di 2.000 donne. Attualmente Bo.Bas è impegnata nel progetto “La via dell’accoglienza”, che prevede la realizzazione della struttura di circa 350 metri quadri, che servirà ad attività di accoglienza e alfabetizzazione dei bambini di strada, offrendo anche vestiti e medicinali.
L’iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo dall’Orange Rock Cafè e da diversi gruppi rock del pescarese, che hanno accettato di esibirsi gratuitamente a supporto dell’iniziativa. Ospite d’eccezione sarà un componente dell’associazione distaccata in Burkina, Ibrahim Koumare, che sta curando direttamente sul territorio la realizzazione del progetto e che porterà testimonianza diretta di uno spaccato di vita della sua terra. Inoltre, Ibrahim, talentuoso ballerino africano, si esibirà in una danza sui ritmi incalzanti burkinabè.
Sarà poi la volta della band “Once I Was”, di Caramanico Terme (Pescara), con la voce narrante di Francesco Liberatore, accompagnato alle chitarre e alla voce da Ovelio Di Gregorio e Luciano Di Tomasso, che metterà in scena uno storyteller su Jeff Buckley.
A seguire saranno i pezzi degli storici Red Hot Chili Peppers, eseguiti dai “Mr.Bubble meets Superfly” con Antonio Fiore Piscione alla voce, Manuel Firmani alla chitarra, Federico Giannini alla batteria e Stefano Di Giovanni al basso.
A chiudere la serata, infine, la musica originale dei “Mood” con il loro particolare sound rock: alla voce e alla chitarra di Patrizio Tamborriello e al basso di Ginc, componenti della band, si unirà, eccezionalmente, la batteria di Federico Babdel Sergente dagli Zippo e Santo Niente.
L’ingresso è con sottoscrizione ad offerta libera e l’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza, per finanziare la realizzazione del centro d’accoglienza in Burkina.
IL PROGETTO “LA VIA DELL’ACCOGLIENZA” IN BREVE
Il Centro sorgerà su un terreno appositamente acquistato dall’Associazione Bo.Bas in un’area molto povera della periferia di Bobo-Dioulasso, seconda città del Burkina Faso per numero di abitanti (oltre 400.000), situata all’estremo sud-ovest del Paese. Circa la metà (46%) dei residenti a Bobo-Dioulasso sono bambini tra 0 e 14 anni d’età. Spicca la drammatica carenza di strutture sanitarie e scolastiche adeguate per i bambini, spesso condannati ad un vissuto di estrema povertà e di abbandono. Tramite la creazione del Centro, l’Associazione Bo.Bas andrà ad operare in questo difficile contesto offrendo alfabetizzazione, formazione artistica, vestiti e – ove necessario- medicinali, a bambine e bambini abbandonati o provenienti da famiglie in condizioni d’estrema povertà. Verrà istituito anche un sistema di borse di studio per incoraggiare i nuclei famigliari più poveri a far seguire ai loro figli – in particolare alle bambine, a tutt’oggi le più discriminate – un percorso di formazione di livello almeno primario.
Ufficio Stampa- Chiara Marini Email: bobas_2014@libero.it