Il giro del mondo da Giulianova ad Ofu
Ventidue voli nei posti più lontani e insoliti. Ventidue anni di vacanze strabilianti. Luca Ciafardoni, ex giocatore di basket ed ora rigoroso responsabile della segreteria dell’Ordine degli avvocati di Teramo (con quell’aplomb elegante e un po’ british che gli deriva forse dal suo essere ordinatissimo), ama la sua Giulianova e non se ne priverebbe per nulla al mondo fatta eccezione per le ultime due settimane di agosto. Gli amici sanno perfettamente che Luca e la moglie Donatella, in quel periodo (da più di tre lustri a questa parte), spariscono dalla circolazione e non sono rintracciabili che, forse, con i telefoni satellitari.
Il primo viaggio, nel lontano 1991, fu in Portogallo. Luca ci prese gusto e l’anno seguente si spinse un po’ più in là: Stati Uniti, modalità coast to coast naturalmente (per non sceglierla troppo facile…). Nel 1993, anno del matrimonio con Donatella, il viaggio di nozze fu l’occasione per assaporare qualcosa di più complesso: Hong Kong, quando era ancora un territorio britannico e quando la globalizzazione era ancora un asteroide innocuo; Polinesia francese; Isole Cook; Florida. Da allora, la scelta è stata sempre insolita ed esotica.
Luca prepara i suoi viaggi minuziosamente, l’organizzazione dura un anno intero e la partenza è quasi un rito. Un elastico teso su una fionda che, anno dopo anno, ha portato lui e la moglie sempre un po’ più lontano rispetto all’anno precedente. Dalle Seychelles, “isole dell’abbondanza”, alla Malesia e alla Thailandia. Dalle Barbados a Grenada, “profumata appendice di Cuba”, dal Messico all’Indonesia, dalla Costa Rica (lo “smeraldo del pianeta”) alle Fiji, dall’Australia alla Corea del Sud, dalla Nuova Caledonia alla Cina e, da ultimo (in tutti i sensi vista la distanza) Vanuatu, nell’Oceano Pacifico meridionale, a 1.750 chilometri ad est dell’Australia.
Da poco Luca Ciafardoni ha voluto fissare nella memoria, anche virtuale e collettiva, i ricordi di quei viaggi che, ovviamente, continueranno. Nel sito www.tropicoutopico.it ci sono tutte le tappe di quel giro del mondo che il nostro, partendo da Giulianova, ha compiuto in ventidue anni.
Non mancano le classifiche perché, dice Luca, «quando osservo un luogo sia esso una città, un’isola, una spiaggia, un paesaggio marino, un monumento (e così via) do molta importanza al “colpo d’occhio” derivante dalla ricettività e qualità alberghiera, stato dell’opera architettonica, colore e consistenza della sabbia, trasparenza dell’acqua, possibilità di effettuare perlustrazioni sottomarine, flora e fauna, affollamento, autenticità ecc. ecc..». E allora il sito si è arricchito di una apposita sezione dedicata alle classifiche: spiagge, isole, arcipelaghi a confronto, città, siti, hotel, resort, compagnie aeree, aeroporti. La spiaggia più bella del mondo, ad esempio, qual è? Luca non ha dubbi: è ad Ofu, in Polinesia: «Quattro chilometri di sabbia argento con montagne, palme e lagune magnifiche in perfetta solitudine; senza il timore di essere smentito posso tranquillamente asserire che si tratta del luogo più bello del mondo (in Italia abbiamo visitato questo angolo del pianeta in pochissimi, non più di 50). È aperta la sfida a chi segnala un luogo più spettacolare».
E la sfida è subito aperta mentre Luca mostra il diario di allora, quando di suo pugno, di fronte a tale bellezza, scrisse: «La laguna è di una trasparenza irreale; l’acqua è limpida a tal punto che in certe foto non si scorge nemmeno. Il guest book dell’unica pensione di Ofu è la testimonianza che, dal 1981 ad oggi, solamente qualche centinaio di ospiti ha visitato la zona, tra cui circa 40/50 connazionali».
Nicola Catenaro
Complimenti Luca, continua a viaggiare e facci sognare insieme a te….
gabriella
28 Apr 2014 alle 12:18 edit_comment_link(__('Modifica', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Complimenti Luca, è tutto così stupendo, mi raccomando continua a viaggiare e facci sognare ancora…….
gabriella
28 Apr 2014 alle 12:21 edit_comment_link(__('Modifica', 'sandbox'), ' ', ''); ?>