Arte no caste. Creatività senza etichetta all’Aurum
Il piacere della creazione artistica che supera barriere territoriali o etichette precostituite, come quelle tra chi pratica l’arte per professione e chi solo per passione. Fino all’1 giugno prossimo le sale dell’”Aurum – La fabbrica delle idee” di Pescara ospitano la prima edizione di “Arte no caste. Creatività senza etichetta”, la manifestazione voluta dall’Associazione del guardare creativo presieduta da Gabriella Capodiferro. «Chi aderisce ad “Arte no caste”, tra soci, allievi e artisti professionisti – dice la curatrice della mostra, Chiara Strozzieri – non soltanto si dichiara libero da confini territoriali ed etichette precostituite, ma grida di non appartenere ad alcun gruppo sociale chiuso. L’unico merito è quello del lavoro di ricerca, che è possibile giudicare esclusivamente dalle due opere esposte per ciascuno.
Sia in mostra che sul catalogo, infatti, non esistono distinzioni basate sugli anni di esperienza e sulla partecipazione o meno alle rassegne più importanti, cosicché al pubblico viene concesso strettamente un giudizio estetico dell’opera e insegnato, come recita l’associazione promotrice, il “guardare creativo”».
Ventisette anni di attività alle spalle, con la città adriatica e Chieti protagoniste, l’associazione guidata dalla Capodiferro intende esplicitare con questo appuntamento i suoi obiettivi, come spiega la stessa presidentessa: «L’arte non conosce etichette preconfezionate: non esiste un’arte di provincia, quando chi sceglie di restare sul proprio territorio ha occhi aperti sui modi e sui mondi altri. L’intento è evidenziare, in un territorio come quello di Pescara, già aperto alle più svariate presenze ed istanze culturali, l’occhio di artisti che dall’interno guardano fuori, mantenendo la propria originale visione, senza limiti temporali, confini territoriali, etichette estetiche. E quello di artisti che, dall’esterno, guardano al nostro territorio con interesse: proposta che è tanto più importante quanto più gli artisti provengono, oltre che dall’Abruzzo, anche dal Lazio, dal Veneto, dalle Marche, sottolineando così ancora una volta la vocazione della città come punto di convergenza di varie provenienze».
Il progetto presentato a Pescara riprende l’idea del “Palazzo enciclopedico” proposto da Massimiliano Gioni alla Biennale di Venezia 2013: in sostanza, vengono messi a confronto ben cinquanta artisti dai vari linguaggi espressivi, diversi per età, provenienza, poetica, curriculum. Si tratta di Sergio Bacelli, Carlo Bascelli, Lorella Belfonte, Marcello Bonforte, Brigitte Brand, Evelina Cacciagrano, Alfonso Camplone, Gabriella Capodiferro, Libera Carraro, Antonietta Catalano, Loredana Cipollone, Fernanda Colangeli, Isa Conti, Nicola Costanzo, Luigi D’Alimonte, Francesco D’Amario, Claudia De Berardinis, Laura De Lellis, Rossana De Luca, Concita De Palma, Dora Di Giovannantonio, Marilena Evangelista, Annalisa Faieta, Eleonora Frezzini, Manuelita Iannetti, Marco Iannetti, Rosa Lisanti, Iva Lombardi, Antonio Lori, Lepoldo Marciani, Pasquale Martini, Maria Masciarelli, Serenella Mauro, Teresa Michetti, Adamo Modesto, Linda Monte, Annamaria Natale, Silvia Orlandi, Graziella Parlione, Enrico Puglielli, Antonio Rucci, Paola Santilli, Deni Scarsi, Leo Strozzieri, Nicoletta Testa, Bruno Torriuolo, Antonio Tracanna, Daniele Valentini, Vinicio Verzieri e Daniela Visco.
A detta di Anna Della Penna, direttrice dell’Aurum, «la “mission” della struttura che ho l’onore di dirigere è proprio quella di superare confini precostituiti, porte, finestre, ingressi, uscite e di creare l’Agorà intima ed emozionale di individui che si trovano, non si identificano quali visitatori, ma sentono proprio, familiare ed amico un luogo ricco di storia, sempre proiettato ai più moderni ed innovativi moduli del sapere. In una parola: della vita».
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni (inclusa la domenica) dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19