Archivio per il 2015
«Lotta alla fame». L’appello del Banco Alimentare
“La fame oggi ha assunto le dimensioni di un vero “scandalo” che minaccia la vita e la dignità di tante persone. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, mi permetto di più, con questo peccato. Non possiamo compiere un miracolo come l’ha fatto Gesù; tuttavia possiamo fare qualcosa, di fronte all’emergenza della fame, qualcosa di umile, e che ha anche la forza di un miracolo”. Le parole di Papa Francesco in occasione dell’udienza alla Rete del Banco Alimentare dello scorso 3 ottobre sintetizzano il senso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che si svolgerà anche in Abruzzo sabato 28 novembre.
In dieci storie di vita l’amore per la musica
Che effetto fa leggere il libro scritto da un musicista? Come e cosa scrive chi è abituato a deliziare la platea con le note che scaturiscono dall’anima? La curiosità, più che l’abitudine a catalogare sforzi letterari o a condividere i testi scritti dagli amici, porta a leggere d’un fiato Tienimi dentro te. Come la musica mi ha salvato la vita di Paolo Di Sabatino (Imprimatur, pp. 110, euro 12,50). Teramano e cittadino del mondo, Di Sabatino è uno dei jazzisti italiani più apprezzati. Il suo è un libro leggero come una piuma ma denso di storie e di vita. Forse è per questo motivo che si legge in poco più di un’ora. O forse è la tecnica narrativa – dieci storie, ben dosate e raccontate, con al centro un episodio chiave che di ciascuna racchiude metaforicamente il significato – che rende il tutto così perfettamente in equilibrio.
Kuzminac: «Vivo in Abruzzo, è una regione benedetta»
Alzi la mano chi tra di voi non ricorda Goran Kuzminac, il cantautore di origini serbe che cantava “Tempo” o, insieme a Ron e Ivan Graziani, “Una canzone senza inganni”. Vive da anni in Abruzzo, nei pressi di Cellino Attanasio, in una modesta ma bella casa di campagna da cui si scorgono insieme mare e montagna, e di recente ha inciso un disco jazz. Da qualche anno, Kuzminac – che è laureato in medicina – si occupa anche di musicoterapia a sostegno dei malati psichiatrici e delle persone con problemi di anoressia. Dal 2009 collabora con l’ospedale psichiatrico “Villa dei Fiori” di Roma. Inoltre si sta specializzando alla Scuola di musicoterapia di Assisi dove è lo studente più anziano ma anche l’unico ad aver pubblicato quindici dischi e ad avere una lunga carriera alle spalle. Qualche giorno fa è stato a Crema, ospite del Centro medico specialistico “Medicina domani”, per parlare della sua esperienza e per avviare un nuovo progetto di musicoterapia. Ma l’intervista è partita da lontano.
«Teramo sia leader nell’agroalimentare»
Per “Unindustria”, il magazine di Confindustria Teramo, abbiamo intervistato il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, che è anche un economista, sugli scenari di fuga dalla crisi. Luciano D’Amico ha colto l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni e alle forze sociali e produttive del territorio teramano: la provincia deve specializzarsi, solo così potrà contrastare il lento declino in corso e riacquistare competitività. Ecco il colloquio integrale, pubblicato nel numero di settembre 2015.
Rettore Luciano D’Amico, da tempo la provincia di Teramo vive una crisi che sta portando il tessuto produttivo all’involuzione. Come è possibile recuperare una vocazione o un’identità per uscire da questa situazione?
«Bisogna partire dalle risorse del territorio, che ha già dimostrato di avere un tessuto imprenditoriale in grado di alimentare un processo di sviluppo assai sostenuto e in alcuni momenti considerato un modello da esportare….
Notte delle Paure, c’è l’Alice di Carrol
Nel Paese delle Meraviglie non valgono le leggi della fisica. Non valgono le leggi del buon senso e dell’educazione. Nel Paese delle Meraviglie non ci sono regole predefinite: è una bambina disambientata a creare il mondo e le entità che lo popolano. Alice non va dove la porta il cuore: va dove la porta il caos. E’ dedicata ad uno dei libri più noti al mondo “Alice nel paese delle Meraviglie”, dalla fantasia di Lewis Carroll, la 21esima edizione della Notte delle Paure. Torna la suggestiva esperienza di teatro-spettacolo nel cuore dei Monti della Laga a Leofara di Valle Castellana, dal 6 al 9 agosto, con la regia di Gianluca Bondi, psicoterapeuta bioenergetico che utilizza il teatro come mezzo di espressione e terapia.
L’appuntamento è organizzato dall’Associazione culturale “I’Fere” in collaborazione con il Comune di Valle Castellana, il Consorzio Bim di Teramo e l’Associazione AGER, per l’organizzazione delle escursioni.
«La danza è una terapia che avvicina all’infinito»
I successi come danzatrice in Italia e successivamente in Germania, le esperienze come coreografa e docente, la frenetica attività di organizzatrice di eventi e, più di recente, la direzione di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo. Eleonora Coccagna è fiera delle tante cose fatte e, soprattutto, della sua ultima creatura: una realtà importante, riconosciuta e finanziata dal Ministero per i beni culturali per il settore danza, che distribuisce e promuove spettacoli dal vivo nel territorio abruzzese e molisano abbracciando anche musica e teatro. Il progetto ACS nasce in seno al Teatro Spazio Electa, unico centro regionale di residenze stabili per la danza, la cui insegna gigante è nota non solo ai teramani che gettano lo sguardo sulla collina di Colleparco attraversando ponte San Gabriele, ma anche a tutti i coreografi, i ballerini, gli attori, i musicisti e gli spettatori dei tanti eventi che lo spazio in questi anni ha ospitato.
«Il mio motto? Il secondo è il primo dei perdenti»
Prima di diventare un preparatore, è stato per due anni atleta nelle Fiamme Gialle. E quest’anno festeggia i trent’anni di attività in qualità di tecnico di atletica leggera. Basket e atletica, il binomio della sua vita. Nella bacheca dei ricordi più belli di Claudio Mazzaufo, figurano il doppio salto della Teramo Basket (dalla serie B2 alla serie A1) conseguito con la società guidata da Carlo Antonetti nel 2003 e la vittoria di Andrew Howe ai campionati Europei di Goteborg nel 2006. Risultati che, senza la sua determinazione e le sue capacità, forse non si sarebbero ottenuti. Ma per raccogliere l’infinito curriculum del prof Mazzaufo, ci vorrebbe un libro intero. Una breve navigazione su Internet vi leverà la curiosità. Noi abbiamo voluto scoprire l’uomo. Eccone un breve ma sincero ritratto.
Tutto iniziò con una valigia piena di pubblicità
Si chiama Gabriele Di Donato e fa il copywriter da dieci anni. Ha lavorato a Milano, Roma e Torino (dove attualmente è al servizio di “Armando Testa”) per alcune delle principali aziende pubblicitarie italiane. Ha firmato campagne importanti e vinto premi in Italia e all’estero. Nel suo campo, inizia ad essere conosciuto. Non tutti sanno, però, che è nato a Teramo e qui torna, quando può, dalla sua famiglia. Lo abbiamo intervistato per capire il suo percorso, le sue scelte, i suoi gusti e il suo lavoro. E abbiamo scoperto che, per realizzare il suo sogno, partì da Teramo con una valigia piena zeppa di pubblicità finte. Un portfolio di proposte per grandi marchi, reinterpretate secondo i suoi gusti, che poi sottopose a grandi agenzie. Fu così che, almeno inizialmente, conquistò la fiducia dei suoi primi datori di lavoro.
Il medico con la passione della velocità in montagna
Non sono molti i professionisti che, completato il turno di lavoro (di solito senza orari), continuano a mettersi a disposizione degli altri. Gratis, naturalmente. Uno di questi è Amedeo Pancotti, primario di Oncologia a Teramo e presidente di “Hozho”, un’associazione di volontariato di Ascoli Piceno che si occupa di donne operate al seno. Merito forse del suo sangue mezzo marchigiano e mezzo abruzzese (da parte di madre) se non riesce a stare fermo un minuto. Tra le sue grandi passioni, le corse d’auto in montagna. No, non il rally: stiamo parlando di un’altra cosa. Immaginate di prendere un bolide da 500 cavalli e di farlo salire su una serie di stretti tornanti a più di 200 all’ora ed avrete, forse, una vaga idea di cosa sia la “velocità della montagna”, quella che il nostro pratica.
«Il Vate? Potrebbe essere il testimonial dell’Abruzzo»
Enrico Di Carlo è un giornalista, dunque un collega. Ed è anche uno studioso esperto di Gabriele d’Annunzio, di cui ha pubblicato vari volumi. Due circostanze che ignoravo quando, esattamente venti anni fa, mi aggiravo tra gli scaffali della biblioteca dell’università di Teramo (dove il nostro lavora) a caccia di manuali di diritto penale, criminologia, medicina legale e bioetica.
Ma erano altri tempi e le piacevoli chiacchierate che, nelle rare pause del tour de force per discutere la mia tesi di laurea (relatore, il grande prof Guglielmo Marconi), facevo con Enrico non si tramutarono mai in un’intervista. Rimedio. Ora.