Archivio per la categoria ‘Interviste’
Se il genio (informatico) ha nostalgia delle sue origini
Un genio teramano si nasconde nella Silicon Valley. Si chiama Vincenzo Di Nicola, ha 33 anni. È ingegnere informatico e si è trasferito negli Stati Uniti mentre era ancora studente all’università. Bologna, altri tempi. A San Francisco, una nuova vita. Lì ha fondato, insieme a un collega italo-americano, l’azienda “GoPago” (www.gopago.com), nota per aver sviluppato un’applicazione mobile per pagamenti tramite carte di credito, contanti e smartphone. L’idea gli viene quando, allo stadio dei Giants, durante una partita di baseball contro i Washington Nationals, finiscono le birre e il suo amico Leo si alza per ordinarle. Poco dopo, Barry Bonds batte il record di homerun segnati nella storia del baseball americano senza che Leo, in fila per le bevande, possa vederlo…
La mia vita contadina dipinta e scolpita nel cuore
Annunziata Scipione non è stanca della sua arte. Nonostante l’età avanzata, 84 anni suonati, trova ancora la forza di prendere in mano la matita (una normalissima Staedtler) e di rendere tangibili le cose che le suggerisce la sua fantasia. Quando la incontriamo, disegna sotto lo sguardo amorevole del figlio Piero, insegnante di educazione fisica con un passato da podista pluripremiato a livello nazionale. Ad Azzinano di Tossicia, il “borgo dei ricordi”, reso celebre dai dipinti murali di Annunziata e da quelli degli artisti che le hanno reso omaggio e che hanno fatto entrare la frazione nel “Club nazionale dei Paesi dipinti”, il tempo ha come rallentato il battito per attendere che lei partorisca ancora nuove opere.
Non è solo l’esposizione permanente a lei dedicata, nel palazzo Marchesale di Tossicia (purtroppo danneggiato dal terremoto), a tributarle gli onori….
Elisa e lo show “tragic acid” in memoria di Mariella
«Avevo in mente da tanto un omaggio alla mia mamma, così quando ho saputo che il teatro romano era stato abilitato a spazio culturale attivo, sono stata letteralmente folgorata dall’idea di questa rappresentazione». Così l’attrice Elisa Di Eusanio ha esordito presentando lo spettacolo “Tragic acid”, in scena al Teatro romano il 7 e l’8 giugno, alle ore 21, con ingresso gratuito. Un omaggio alla scomparsa Mariella Converti, da parte dell’associazione che porta il suo nome, attraverso un viaggio nella femminilità di alcune tra le figure più suggestive e accattivanti della tragedia greca: Medea, Cassandra e Clitemnestra.
Tre donne unite da un unico elemento: la condizione di sopruso da parte del maschio dominante. Fatta eccezione per la profetessa, la visionaria e mai creduta Cassandra, Medea e Clitemnestra da vittime si trasformano in carnefici, attuando una folle ma lucida strategia di vendetta…
Dalla disco ai menu educativi di un medico deejay
È un medico e lavora per la Asl di Teramo. È noto per essere un esperto di ristorazione collettiva e, in particolare, di alimentazione scolastica. Non dimostra i suoi anni e odia la quotidianità. Le sue ispirazioni musicali si chiamano Rolling Stones e Radiohead. Ama le auto, le moto e gli orologi, di cui è un appassionato collezionista. Dice di voler vivere “ovunque” e di essere interessato solo al “presente”. Bando ai ricordi, dunque, fatta eccezione per l’intervista che, eccezionalmente, ci concede. Per parlare della sua vita, ovviamente, e del progetto che ha fondato per pochi intimi. Una settantina di amici che, su Facebook, nella pagina “The Band”, costruiscono insieme, ora dopo ora, la colonna sonora esistenziale della propria giornata, postando riflessioni, canzoni e video dettati da un comune denominatore: l’amore per il rock.
«Il mio Abruzzo, delizioso e sottovalutato»
Non tutti sanno che Marco Panara, tra i più noti e apprezzati giornalisti de “La Repubblica”, dove da più di dieci anni coordina “Affari&Finanza”, è abruzzese. Lo incontriamo al Meeting del Polo di innovazione Agire, a Francavilla al Mare, intento a moderare l’incontro delle 100 imprese che compongono il primo consorzio delle piccole e medie imprese dell’agroalimentare regionale. E non resistiamo alla tentazione di intervistarlo e di farci raccontare del suo rapporto con l’Abruzzo, del mestiere di giornalista, di come vede l’economia e quali sono dal suo punto di vista le prospettive di uscita dalla crisi. Eccovi il resoconto di una chiacchierata a tutto tondo…
Tinn, l’azienda che cresce investendo su se stessa
«Unindustria», magazine di Confindustria Teramo, ha intervistato Cesare Zippilli, amministratore delegato della società teramana produttrice di software per gli enti pubblici locali. Tredici anni fa, quando l’azienda era in difficoltà, furono lui ed altri cinque dipendenti a prendere in mano il futuro della Tinn. Da allora è stata una continua crescita.
Cesare Zippilli, amministratore delegato della Tinn Srl. Quando è nata l’azienda?
«TINN si costituisce nel 1998, ma il vero start-up dell’azienda avviene ad inizio del 2000, con l’avvento di una nuova composizione sociale ed un management tutto interno all’azienda. Insieme a me i soci dell’azienda sono Lamberto Di Francesco, Concezio Di Flavio, Carlo Di Musciano, Vito Termini e Pasquale Lovino, con i quali ci siamo fatti carico di prenderci sulle spalle questa società, e abbiamo iniziato a gestirla. Siamo insomma diventati imprenditori per necessità».
La vita etica è possibile solo nel rapporto con gli altri
Pubblichiamo l’intervista che Franco Catenaro, docente di storia e filosofia per circa quarant’anni nei licei teramani, ha rilasciato al giornalista e critico letterario Simone Gambacorta in occasione della presentazione del libro sul pensiero politico in Platone.
Franco Catenaro il 2 marzo scorso ha presentato il suo libro “Il pensiero politico in Platone” (Ricerche & Redazioni, pp. 240, 20 euro) nella Sala San Carlo del Museo archeologico. Per salutare adeguatamente la pubblicazione del volume, la Società Filosofica Italiana ha voluto organizzare il convegno “Platone tra etica e politica”: l’incontro è stato moderato da Edoardo Cipriani e ha visto la partecipazione di Roberto Ricci, presidente della Sezione teramana della Società Filosofica Italiana, di Lino Befacchia, ex preside del Liceo Classico, e di Nicola Catenaro, giornalista e scrittore. All’attrice Eugenia Rofi, accompagnata dalle note del musicista Mauro Baiocco, è stata invece affidata la lettura dei brani tratti dai dialoghi di Platone…
Il genio dello storyboard sbarca anche sul «Corriere»
Il genio dellostoryboard, la sceneggiatura disegnata che precede l’avvio delle riprese di un film, è italiano e si chiama Cristiano Donzelli. A lui si sono affidati registi del calibro di Martin Scorsese, Ridley Scott e Spike Lee. Ha collaborato con otto premi Oscar, tra scenografi, sceneggiatori e registi. Ultimamente è stato al fianco di Gabriele Salvatores in «Educazione siberiana», di Paul Haggis nelle riprese di «Third person» e dell’italiano Alessandro Siani ne «Il Principe abusivo».
Nato in provincia di Teramo, dove vive a due passi dal mare, Donzelli ha 43 anni ed è figlio di commercianti. Ha letteralmente bruciato le tappe della sua carriera dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1995. A dargli qualche buona dritta, prima della partenza, fu il disegnatore argentino Oscar Chichoni, autore delle copertine de «L’Eternauta», storica rivista di fumetti.
Il teramano che disegna le storie dei grandi registi
Dimostra meno dei suoi quasi 44 anni ed è teramano. Ex bassista (militava nei Worse, band hard rock abruzzese molto attiva tra gli anni Ottanta e Novanta), è stato strappato alla musica dalla passione per i fumetti. Grazie a questa passione, Cristiano Donzelli è diventato uno degli storyboard artists (in italiano potrebbe tradursi come “disegnatori di sceneggiature”) più apprezzati dai grandi registi internazionali. Da pochi anni, è regista anche lui. Insegna al centro sperimentale di cinematografia a Roma e all’università di Teramo. Ripete che il cinema sta attraversando un periodo difficile ma non scoraggia nessuno: «Per realizzare i propri sogni, bisogna essere disposti anche a trasferirsi all’estero». Lui ha fatto così. Senza rinunciare all’amore per la sua terra, dove è tornato appena ha potuto. Ora vive a Tortoreto, a due passi dalla spiaggia, insieme alla sua compagna Cinzia.
Una tranquilla vita da rocker tra punk e realtà
Tito Fabio Macozzi, 40 anni, teramano, rocker da sempre, da quando aveva tredici anni e iniziò a suonare la chitarra. A sedici mise in piedi la prima band, i “Born Losers” (ovvero i Nati perdenti), e offrì a uno sparuto ed emozionato pubblico un’inedita esperienza di concerto in perfetto stile garage-punk psichedelico. A Teramo erano altri tempi e, soprattutto, altri luoghi. Il concerto si svolse allo Shakidu, lo storico locale di viale Bovio trasformato da qualche anno (andare a vedere per credere) in un garage. «Fu un’eccezione – racconta oggi Tito – visto che all’epoca in città non c’erano locali».