Archivio per la categoria ‘Interviste’
Se il teatro diventa la nostra scuola di vita
Dalla sua scuola, Spazio Tre, provengono attori che calcano oggi le scene nazionali. È stato protagonista di uno sperimentalismo che viene ricordato nei libri di storia del teatro. È amico di registi, attori e scrittori di fama. I suoi spettacoli hanno sempre successo. Il segreto? Ha sempre fatto ciò che voleva fare. Anche il giramondo, per un periodo. E la sua scuola è diventata un serbatoio di energia culturale, un trampolino per la formazione di attori e la“rigenerazione” di tanti cittadini. Ecco un ritratto di Silvio Araclio, teramano di nascita, romano di adozione, leccese per affetto e origine paterna.
Silvio Araclio, come inizia il suo rapporto con il teatro?
«Da ragazzino, attorno ai sedici anni, con qualcuno più grande di me sicuramente, poi per aver visto una serie di spettacoli del Teatro Popolare con Elvano Alberico, scomparso di recente, una figura molto importante nel panorama teatrale regionale».
Passione jazz, se la libertà è dentro la disciplina
Proseguono le interviste di Storieabruzzesi.it ai personaggi della cultura teramana e abruzzese. Ecco un ritratto di Paolo Di Sabatino, 43 anni, tra i più apprezzati pianisti e compositori del panorama musicale jazz italiano.
Paolo Di Sabatino, jazzista. Il suo primo contatto con la musica?
«È stato familiare. Mio padre musicista, mio nonno musicista. A sei anni catapultato sul pianoforte. Mio padre è stato il mio insegnante».
Era una cosa che desiderava fare?
«Ho avuto sempre una certa propensione, però il desiderio di farlo quando sei bambino c’è meno. A quell’età hai voglia più di giocare a calcetto con gli amici che di studiare il pianoforte o fare i compiti».
«L’attore è il sacerdote delle nostre debolezze»
È uno dei pochi teramani che, a soli 42 anni, può vantare già un proprio profilo su Wikipedia. È attore, per scelta ma anche per vocazione, uno dei più apprezzati tra quelli che calcano i palcoscenici italiani.
Lo abbiamo incontrato per capire due o tre cose che poco hanno a che vedere con la sua carriera. Ha appena finito “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. Riprenderà a recitare il 26 febbraio, a Bologna, nell’Antigone del regista partenopeo Luca De Fusco (un Antigone dei nostri giorni, che stacca i tubi di un malato terminale collegato da tredici anni a un respiratore), e sempre con De Fusco debutterà a giugno al Napoli Teatro Festival nello spettacolo “Antonio e Cleopatra”, nella parte dell’antagonista di Antonio, Cesare Ottaviano.
Melozzi, il compositore che chiama arte la politica
Storieabruzzesi.it incontra Enrico Melozzi, compositore pluridecorato con il pallino della politica, e aggiunge un altro ritratto alla personale galleria di personaggi abruzzesi che contribuiscono a rendere grande l’Abruzzo. Eccovi il resoconto di una chiacchierata semifilosofica.
Enrico Melozzi musicista o artista?
«Sono sicuramente un musicista. La cosa certa è che mi esprimo e vivo grazie alla musica, principalmente. Quanto all’artista, direi che è un concetto aperto. Io considero artisti persone che magari nulla hanno a che fare con l’arte intesa come arte figurativa, poesia, cinema o altre arti che definiamo classiche. Magari un muratore tecnicamente bravo è anche un grande artista, perché l’amore e l’energia che mette nel costruire un muro sono più di un semplice fatto tecnico. E sono pronto a chiamarlo artista se lo riconosco tale. Io preferisco più definirmi un artigiano in quello che faccio, lascio agli altri la scelta di definirla o meno arte».
Piccola grande carità nata per amicizia
Di seguito pubblichiamo l’intervista realizzata da “Cuore volontario”, periodico del Centro Servizi per il volontariato di Teramo, al fondatore e presidente del Banco di solidarietà di Teramo, Mauro Ettorre, da oltre dieci anni impegnato nel sostegno alle famiglie teramane più bisognose. Una “storia” che sa di avventura nata quasi per caso…
Banco di solidarietà Onlus Teramo, quando è nata l’associazione?
È nata in modo informale nel 1998, poi si è costituita formalmente nel 2001.
Se il caffè teramano lo sorseggiano in Giappone
“Unindustria”, magazine di Confindustria Teramo, ha incontrato i fratelli Silvestro ed Emilio Marcozzi, contitolari dell’azienda “Marcafè,” nella nuova sede dell’azienda, lungo la statale 80 tra Mosciano e Giulianova. All’interno della nuova sede, modernissima e dotata delle più avanzate tecnologie, è il profumo del caffè a colpire l’attenzione.
Quando inizia la storia della vostra azienda?
S.M. «La storia dell’azienda inizia nel 1948. Il nonno, Silvestro Marcozzi, gestiva al centro di Teramo un ingrosso di generi alimentari all’interno del quale, per andare incontro alle esigenze dei clienti, decise di installare una piccola macchina per fare il caffè. Nostro padre Vittorio proseguì l’opera del nonno, tranne che nel periodo in cui fondò e gestì a Tortoreto un’azienda metallurgica, la M+M, che alla fine degli anni Sessanta era già molto strutturata. Esportava all’estero, anche a Singapore, e contava ben 100 operai».
Il cono dalle Ali d’Oro che conquista il mondo
Giovanni Di Giosia, componente della Giunta esecutiva di Confindustria Teramo e titolare dell’azienda Ali d’Oro insieme alla sorella Antonella, ci racconta una storia di successo tutta teramana. È l’avventura di un garzone di bottega che rileva il bar dove lavorava e poi fonda un’azienda. Quel garzone era suo nonno.
Vanni Di Giosia, quando inizia la storia della vostra azienda?
«Inizia nel 1946, a Teramo. Mio nonno Giovanni conduceva il bar Aquila d’Oro nel corso principale della città, acquistato dopo essere stato il garzone del precedente proprietario».
Il superfumettista teramano della Marvel
Carmine Di Giandomenico, teramano, 39 anni, fumettista. Com’è nata questa passione?
«La passione per i fumetti nasce da piccolo. Ero affascinato da quelli che mi portava mia zia da Bologna, gli albi giganti dell’edizione Corno con i supereroi Spiderman e Capitan America. Il vero flash l’ho avuto però quando, subito dopo l’uscita del film Superman con Christopher Reeve, mi fu regalato l’album di figurine con questo supereroe in copertina. È lì che sono impazzito per i fumetti. Dall’impatto grafico e visivo ho iniziato ad approfondire le storie. E parallelamente ho scoperto di condividere questa passione con mio padre, che conservava ancora le strisce di Flash Gordon, Mandrake e Phantom. Ho divorato anche quelle. Leggevo le storie dell’Uomo Ragno e degli altri supereroi ma anche le storie della Disney di Paperino e Topolino».
«Teramani, conviene rispettare le regole»
Dottoressa Di Ruocco, oggi la provincia di Teramo è una provincia sicura?
«Dipende da che angolatura vogliamo affrontare il discorso della sicurezza. Oggi la sicurezza non è mai un concetto totale. Noi non possiamo mai affermare che l’insicurezza è uguale a zero, possiamo invece confrontarci con altri territori e dire che è più o meno elevata rispetto ad altre province o a livello nazionale. Certo, negli ultimi anni il senso di sicurezza dei cittadini è abbastanza calato, non per un’assenza o per una scarsa presenza delle forze di polizia, bensì per il fatto che indubbiamente negli anni c’è stata un’apertura del territorio con la presenza di numerosi extracomunitari, soprattutto gruppi criminosi albanesi e rumeni, e con il fatto che il territorio stesso è facilmente percorribile».
La passione per il web che fa pedalare l’impresa
Giammaria de Paulis, 35 anni, informatico e imprenditore. Quando è iniziata la sua attività?
«La passione esiste da sempre anche se ufficialmente l’attività è iniziata nel 1998, agli albori di internet, quando ho aperto la mia ditta. Ed in quel lontano 1998 ricordo che la Camera di Commercio non sapeva neanche come inquadrare la mia attività economica, del resto ai quei tempi di web si parlava ancora poco. Invece per quanto riguarda il nome della ditta, ero stato colpito da un pubblicità danese in cui veniva citata la parola, Cykel (bicicletta). Da quel momento ho sempre sostenuto, simpaticamente, che la Cykel Software, ora Cykel Web Agency, vuole crescere pedalando molto».