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Archivio per la categoria ‘Ritratti’

Se il teatro diventa la nostra scuola di vita

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Silvio Araclio

Dalla sua scuola, Spazio Tre, provengono attori che calcano oggi le scene nazionali. È stato protagonista di uno sperimentalismo che viene ricordato nei libri di storia del teatro. È amico di registi, attori e scrittori di fama. I suoi spettacoli hanno sempre successo. Il segreto? Ha sempre fatto ciò che voleva fare. Anche il giramondo, per un periodo. E la sua scuola è diventata un serbatoio di energia culturale, un trampolino per la formazione di attori e la“rigenerazione” di tanti cittadini. Ecco un ritratto di Silvio Araclio, teramano di nascita, romano di adozione, leccese per affetto e origine paterna.

Silvio Araclio, come inizia il suo rapporto con il teatro?

«Da ragazzino, attorno ai sedici anni, con qualcuno più grande di me sicuramente, poi per aver visto una serie di spettacoli del Teatro Popolare con Elvano Alberico, scomparso di recente, una figura molto importante nel panorama teatrale regionale».

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Scritto da Nicola Catenaro

venerdì 08 Marzo 2013 alle 10:22

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Passione jazz, se la libertà è dentro la disciplina

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Paolo Di SAbatino (foto di Alberto Lavit)

Proseguono le interviste di Storieabruzzesi.it ai personaggi della cultura teramana e abruzzese. Ecco un ritratto di Paolo Di Sabatino, 43 anni, tra i più apprezzati pianisti e compositori del panorama musicale jazz italiano. 

Paolo Di Sabatino, jazzista. Il suo primo contatto con la musica?

«È stato familiare. Mio padre musicista, mio nonno musicista. A sei anni catapultato sul pianoforte. Mio padre è stato il mio insegnante».

Era una cosa che desiderava fare?

«Ho avuto sempre una certa propensione, però il desiderio di farlo quando sei bambino c’è meno. A quell’età hai voglia più di giocare a calcetto con gli amici che di studiare il pianoforte o fare i compiti».

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Scritto da Nicola Catenaro

venerdì 22 Febbraio 2013 alle 0:22

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«L’attore è il sacerdote delle nostre debolezze»

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Giacinto Palmarini (foto di Marcello Norber)

È uno dei pochi teramani che, a soli 42 anni, può vantare già un proprio profilo su Wikipedia. È attore, per scelta ma anche per vocazione, uno dei più apprezzati tra quelli che calcano i palcoscenici italiani.

Lo abbiamo incontrato per capire due o tre cose che poco hanno a che vedere con la sua carriera. Ha appena finito “Questa sera si recita a soggetto” di Pirandello con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. Riprenderà a recitare il 26 febbraio, a Bologna, nell’Antigone del regista partenopeo Luca De Fusco (un Antigone dei nostri giorni, che stacca i tubi di un malato terminale collegato da tredici anni a un respiratore), e sempre con De Fusco debutterà a giugno al Napoli Teatro Festival nello spettacolo “Antonio e Cleopatra”, nella parte dell’antagonista di Antonio, Cesare Ottaviano.

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 07 Febbraio 2013 alle 23:44

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Melozzi, il compositore che chiama arte la politica

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Enrico Melozzi (foto Eleonora Graziani)

Storieabruzzesi.it incontra Enrico Melozzi, compositore pluridecorato con il pallino della politica, e aggiunge un altro ritratto alla personale galleria di personaggi abruzzesi che contribuiscono a rendere grande l’Abruzzo. Eccovi il resoconto di una chiacchierata semifilosofica.  

Enrico Melozzi musicista o artista?
«Sono sicuramente un musicista. La cosa certa è che mi esprimo e vivo grazie alla musica, principalmente. Quanto all’artista, direi che è un concetto aperto. Io considero artisti persone che magari nulla hanno a che fare con l’arte intesa come arte figurativa, poesia, cinema o altre arti che definiamo classiche. Magari un muratore tecnicamente bravo è anche un grande artista, perché l’amore e l’energia che mette nel costruire un muro sono più di un semplice fatto tecnico. E sono pronto a chiamarlo artista se lo riconosco tale. Io preferisco più definirmi un artigiano in quello che faccio, lascio agli altri la scelta di definirla o meno arte».

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Scritto da Nicola Catenaro

mercoledì 16 Gennaio 2013 alle 9:43

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Il superfumettista teramano della Marvel

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Carmine Di Giandomenico

Carmine Di Giandomenico, teramano, 39 anni, fumettista. Com’è nata questa passione?

«La passione per i fumetti nasce da piccolo. Ero affascinato da quelli che mi portava mia zia da Bologna, gli albi giganti dell’edizione Corno con i supereroi Spiderman e Capitan America. Il vero flash l’ho avuto però quando, subito dopo l’uscita del film Superman con Christopher Reeve,  mi fu regalato l’album di figurine con questo supereroe in copertina. È lì che sono impazzito per i fumetti. Dall’impatto grafico e visivo ho iniziato ad approfondire le storie. E parallelamente ho scoperto di condividere questa passione con mio padre, che conservava ancora le strisce di Flash Gordon, Mandrake e Phantom. Ho divorato anche quelle. Leggevo le storie dell’Uomo Ragno e degli altri supereroi ma anche le storie della Disney di Paperino e Topolino».

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Scritto da Nicola Catenaro

mercoledì 04 Luglio 2012 alle 12:43

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La passione per il web che fa pedalare l’impresa

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Giammaria de Paulis

Giammaria de Paulis, 35 anni, informatico e imprenditore. Quando è iniziata la sua attività?

 «La passione esiste da sempre anche se ufficialmente l’attività è iniziata nel 1998, agli albori di internet, quando ho aperto la mia ditta. Ed in quel lontano 1998 ricordo che la Camera di Commercio non sapeva neanche come inquadrare la mia attività economica, del resto ai quei tempi di web si parlava ancora poco. Invece per quanto riguarda il nome della ditta, ero stato colpito da un pubblicità danese in cui veniva citata la parola, Cykel (bicicletta). Da quel momento ho sempre sostenuto, simpaticamente, che la Cykel Software, ora Cykel Web Agency, vuole crescere pedalando molto».

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Scritto da Nicola Catenaro

giovedì 05 Aprile 2012 alle 22:37

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Tarquini, il campione che ha battuto Fangio

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Gabriele Tarquini

È nato a Giulianova nel 1962 e, come tutti quelli che hanno fatto carriera in questo mondo, ha iniziato con i kart, l’unica vera attività propedeutica allo sport automobilistico. Ha avuto la fortuna di avere una pista storica dove correre nella sua città, la “Pista Gialla”. E lì, per Gabriele Tarquini, 49 anni, di mestiere campione, è iniziato tutto. Lo incontriamo a San Nicolò (Teramo), ad un convegno di medici che l’hanno scelto come testimonial/modello di una vita sana. Poca carne, niente alcol, attività fisica costante, giusto riposo. Non resistiamo alla tentazione e attacchiamo bottone. Ecco il resoconto della chiacchierata.

Tarquini, agli inizi, ha detto grazie alla fortuna o al talento?

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Scritto da Nicola Catenaro

sabato 14 Maggio 2011 alle 17:50

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Voglio una guida… spericolata

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Alfredo De Dominicis ("Dedo")

Storieabruzzesi.it ha intervistato Alfredo De Dominicis, per tutti “Dedo” (o “Superdedo”), pilota teramano di rally pluripremiato in Italia e all’estero. Che ci ha raccontato una passione nata da piccolo e diventata un lavoro. Non sempre facile da gestire.

Alfredo, da quanto tempo corri e cosa significa per te correre?

«Corro da quando avevo 23 anni, molto tardi perchè ho seguito la carriera universitaria (si è laureato in ingegneria gestionale, ndr). Era una passione fin da piccolo ereditata da mio padre, che ho tramutato in lavoro».

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Scritto da Nicola Catenaro

martedì 05 Aprile 2011 alle 13:23

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