Archivio per la parola chiave ‘emergenze mediterranee’
A Giulianova c’è Divjak, il serbo che difese Sarajevo
Al disgregamento della ex-Jugoslavia travolta da una guerra civile, Jovan Divjak era un colonnello serbo. Il 6 aprile 1992 iniziò il lungo assedio di Sarajevo durato quasi quattro anni. Per Jovan Divjak disertare le truppe jugoslave per difendere la Bosnia, sua terra di adozione, contro i nazionalismi e gli integralismi era l’unica cosa giusta da fare. Divenne il secondo ufficiale per importanza dell’esercito bosniaco e uno dei principali eroi della resistenza di Sarajevo bombardata e assediata dalle milizie dirette dal generale Ratko Mladić.
Esattamente ventuno anni dopo, sabato prossimo 6 aprile, il Comune di Giulianova ospiterà per la rassegna “Emergenze Mediterranee” il generale che nonostante le sue origini serbe difese Sarajevo e l’idea che popoli diversi potessero convivere in pace. Alle ore 11 presso il Palazzo Kursaal di Giulianova (lungomare Zara), Jovan Divjak incontrerà anche i ragazzi delle scuole della città. L’ingresso è libero.
Il sogno italiano dei nipoti di Scanderbeg
La fuga di un popolo dal disordine e dalla miseria seguiti alla caduta del regime comunista. L’esodo di migliaia di albanesi in cerca di una vita migliore. Un viaggio verso la speranza, verso il sogno dell’Occidente a bordo della nave Vlora, approdata sulle coste pugliesi nel 1991.
Sono I nipoti di Scanderbeg, l’eroe nazionale albanese che nel XV secolo seppe resistere all’avanzata turca. Divennero i protagonisti di un esodo biblico che, per anni, riempì le pagine della cronaca italiana. Esodo che giovedì 14 e venerdì 15 marzo sarà ripercorso per “Emergenze mediterranee” nel reading I nipoti di Scanderbeg tratto dal libro di Artur Spanjolli.
“Emergenze” torna e dà appuntamento al futuro
Tre mesi di eventi e spettacoli, più di dieci comuni coinvolti nella provincia di Teramo. Attraverso un format consolidato, nel quale lo spettacolo e l’approfondimento tematico concorrono ad esplorare ciò che emerge nelle culture, nelle società e nelle arti del nostro tempo, la Sezione Italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo propone anche quest’anno un viaggio intorno ai temi e alle suggestioni che stanno segnando il presente e, al contempo, preparando il futuro.
Tema della terza edizione: “L’appuntamento. Segni e segnali del prossimo futuro”, un richiamo alle occasioni di crescita culturale, sociale ed economica che il nostro tempo offre.
Le storie dal fronte di Goracci chiudono “Emergenze”
Uno dei volti più noti del Tg3, Lucia Goracci, racconterà domani, venerdì 30 marzo, alle ore 21, presso la Sala Civica di Montorio al Vomano (Teramo), la sua esperienza di corrispondente di guerra. Esperta di relazioni internazionali, Lucia Goracci ha seguito per il Tg3 molti dei conflitti e delle crisi degli ultimi anni. Ha viaggiato in Africa (Angola, Repubblica Centrafricana, Zambia, Rwanda, Niger, Sudafrica) e in Europa, dove ha seguito la crisi della “banlieue” e le elezioni presidenziali in Francia.
E’ stata corrispondente dall’Iraq, dall’Afghanistan, dalla Georgia, dal Libano, da Gaza; ha raccontato ai telespettatori italiani i conflitti in Siria, le elezioni presidenziali in Iran, la guerra in Libia. E poi ancora i mondiali in Sudafrica, il terremoto ad Haiti, le elezioni in Iraq, la vicenda dei minatori cileni e la crisi dei rom in Romania.
Sarajevo, Cassini dà voce ai fantasmi della guerra
Un viaggio tra le verità della storia e i dubbi di un uomo che tenta di ricostruire la sua memoria e ricomporre gli affetti familiari. “E se Fuad avesse avuto la dinamite?” è il reading che – sabato 18 febbraio 2012 alle 17.30 presso la Sala Consiliare di Mosciano Sant’Angelo – darà voce per la rassegna “Emergenze Mediterranee” a Zlatan, un giovane uomo che torna nella sua terra d’origine dopo anni dalla fuga avventurosa da una Sarajevo assediata. Il suo viaggio di ritorno non attraversa solo i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza, ma anche e soprattutto le ragioni per cui la diversità etnica e religiosa, dapprima vissuta come fatto naturale, diviene all’improvviso causa del conflitto e giustificazione per il massacro.
Nel reading tratto dall’omonimo romanzo di Elvira Mujčić, pubblicato nel 2009 da Infinito Edizioni, guerra e amore, passato e futuro si intrecciano, ripercorrendo episodi dolorosi e pressoché rimossi della guerra, come quello che di Visegrad, cittadina luogo di una feroce pulizia etnica. A dar voce agli eventi di quegli anni, assieme alla scrittrice Elvira Mujčić, sarà Marco Cassini, uno degli attori emergenti del panorama cinematografico nazionale.