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Kuzminac: «Vivo in Abruzzo, è una regione benedetta»
Alzi la mano chi tra di voi non ricorda Goran Kuzminac, il cantautore di origini serbe che cantava “Tempo” o, insieme a Ron e Ivan Graziani, “Una canzone senza inganni”. Vive da anni in Abruzzo, nei pressi di Cellino Attanasio, in una modesta ma bella casa di campagna da cui si scorgono insieme mare e montagna, e di recente ha inciso un disco jazz. Da qualche anno, Kuzminac – che è laureato in medicina – si occupa anche di musicoterapia a sostegno dei malati psichiatrici e delle persone con problemi di anoressia. Dal 2009 collabora con l’ospedale psichiatrico “Villa dei Fiori” di Roma. Inoltre si sta specializzando alla Scuola di musicoterapia di Assisi dove è lo studente più anziano ma anche l’unico ad aver pubblicato quindici dischi e ad avere una lunga carriera alle spalle. Qualche giorno fa è stato a Crema, ospite del Centro medico specialistico “Medicina domani”, per parlare della sua esperienza e per avviare un nuovo progetto di musicoterapia. Ma l’intervista è partita da lontano.
«Anch’io voglio la mia auto blues. In Abruzzo»
Ho conosciuto Adriano Tarullo una decina di anni fa. Per caso. Fu mio fratello a farmi sentire un suo disco. Mi disse: lavora con me in azienda, a Colonnella, ma nei weekend suona in giro per pub e festival. Blues e dialetto abruzzese, naturalmente.
Mi colpì, allora, che il suo talento fosse ancora nascosto a livello locale. Un cantastorie che racconta le leggende della propria terra con la stessa facilita con cui, anche grazie a una buona dose di ironia, interpreta le storie di ordinaria solitudine, amore o disperazione che ciascuno di noi vive. Storie locali avvolte da una pellicola universale.
Nicoletta Dale, una voce tra funky e blues
Mediaset le offrì, a soli 23 anni, il palcoscenico di una delle trasmissioni di punta della rete. Merito della sua voce, che ricorda quelle di grandi interpreti del funky o del blues. Voce calda, estensione da brivido e tanto ritmo. Ma Nicoletta Dale non è solo una cantante di talento. È una persona solare innamorata della sua città, Teramo, dove il nonno Nino (che oggi non c’è più) e il padre Gianni hanno dato un contributo importante alla storia della musica. E dove Ivan Graziani, stretto amico della famiglia Dale, la cullava da piccola. Figlia d’arte, sì, ma con progetti tutti suoi. Il primo è stato quello didattico-musicale avviato con l’associazione Faremusika. Il secondo è nato da poco ed è il centro polifunzionale Arts Factory, di cui Faremusika, insieme ad altre realtà, è il cuore pulsante.