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Armi e bussole impazzite, il mistero di Scanno
Il livello dell’acqua sceso di almeno sei metri in meno di un anno, le bussole dei sommozzatori impazzite, un oggetto non identificato sepolto nel fondale e, infine, armi e munizioni dell’ultima guerra che riaffiorano dopo quasi settant’anni. Se non fosse per la concretezza dei suoi abitanti, i quali respingono fantasiose ipotesi stile Loch Ness, si direbbe che cose strane accadono a Scanno e nei dintorni dell’omonimo lago abruzzese, il più grande della regione, formatosi a causa di una frana migliaia di anni fa.
Si tratta di episodi, rassicurano gli amministratori locali, che però non fanno dormire sonni tranquilli alla popolazione. Come la moria di pesci di quattro anni fa, un episodio anche quello ed ora per fortuna solo un ricordo. Il problema dell’acqua è grave ed urgente.
Rivivere L’Aquila attraverso i suoni del passato
La visione di un suono, il percorso di un luogo, voci registrate di gente che non c’è più. Le campane che suonano, la finestra che si chiude, i bambini che giocano, i vicini che parlano, il suono di una sirena e l’abbaiare di un cane, la madre premurosa che urla al figlio, la portiera di una macchina che si chiude, i passi della gente. Far rivivere i suoni in un viaggio nella città dimenticata come fosse un giorno normale, perché lo spettatore, il cittadino dell’Aquila possa rievocare l’ascolto, riascoltare una quotidianità svanita, con la speranza che riapparirà nel tempo.
Un omaggio alla gente dell’Aquila, ai luoghi in attesa di rinascere, uno stimolo per andare semplicemente avanti. Un modo diverso per osservare meglio chi siamo, dove siamo, come vivere meglio nel luogo ferito. Una poesia in suoni che deve essere ricordata perché solo con la memoria possiamo cambiare.
Orso marsicano, cuccioli-speranza nel Parco
Dieci mesi fa si parlava di rischio estinzione, oggi per l’orso marsicano i tempi sono cambiati e sembra essere tornato il sereno. Le buone notizie arrivano dalle ultime operazioni di censimento delle femmine con piccoli, iniziate alcuni giorni fa dal Parco nazionale d’Abruzzo nell’ambito del progetto Life Arctos: sono stati contati otto nuovi cuccioli e probabilmente si arriverà a undici se sarà confermato l’avvistamento di tre orsetti sui rilievi delle Mainarde, tra le province di Frosinone e Isernia.
Gli otto cuccioli di cui si ha finora certezza sono al seguito di quattro femmine, delle quali due sono diventate mamme per la prima volta. Anche se le orse non partoriscono tutti gli anni e quindi possono esserci periodi più prolifici di altri, gli esperti dicono che questa è «un’annata eccezionale». Il censimento proseguirà fino a metà settembre, dunque il quadro potrebbe migliorare. Niente a che vedere, in ogni caso, con il minimo storico raggiunto nel 2011, con soli tre cuccioli avvistati. Un annus horribilis, quello passato, che fece registrare anche l’aumento della mortalità dell’orso per cause riconducibili all’uomo.
I 60 anni del giardino botanico a quota duemila
Sabato 28 luglio a Campo Imperatore (L’Aquila) dalle ore 9, con il patrocinio della Società Botanica Italiana – Sezione Abruzzese-Molisana, sarà celebrata la ricorrenza della fondazione del Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore.
Localizzato ad una quota di 2117 metri, lungo il pendio meridionale di Monte Aquila sul versante occidentale del Gran Sasso d’Italia, nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso – Monti della Laga, il Giardino Botanico fu fondato nel 1952 dal professor Vincenzo Rivera (docente di Botanica all’Università di Roma e primo Rettore dell’Università dell’Aquila, alla cui memoria è stato poi intitolato) per coltivare e studiare le più importanti entità floristiche del massiccio montuoso del Gran Sasso d’Italia; costituisce oggi un patrimonio nazionale molto apprezzato nel panorama culturale naturalistico.
L’Aquila, isolatori sismici irregolari nelle new town
Le 19 new town del progetto CASE, assegnate dalla Protezione civile alle famiglie aquilane dopo il sisma del 6 aprile 2009, non sarebbero a prova di terremoto. Una perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari Marco Billi ha infatti rilevato irregolarità negli isolatori antisismici installati sotto le piastre di cemento armato delle abitazioni. I problemi sono emersi dopo le prove, effettuate nei laboratori di Torino, Alessandria e San Diego (California), su nove isolatori campione. Uno di questi, durante i test, si è addirittura rotto.
La perizia, curata dall’ingegner Alessandro De Stefano del Politecnico di Torino, è stata disposta nell’ambito dell’inchiesta della Procura aquilana che attualmente vede indagate sei persone per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture.
Quegli strani malori degli universitari a l’Aquila
Forte mal di testa, nausea e vertigini. Gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia dell’università dell’Aquila, trasferiti dopo il terremoto all’interno dell’area industriale della frazione di Bazzano, accusano malori da alcuni mesi a questa parte. La causa non è stata ancora individuata. E intanto i disturbi, soprattutto nell’ultimo periodo, si sono moltiplicati. Tanto da spingere il rettore, Ferdinando Di Orio, preoccupato dalle segnalazioni dei ragazzi, a prendere carta e penna e inoltrare una denuncia cautelativa al Comune, alla locale Asl e all’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente).
I disturbi iniziano all’improvviso, con cefalea e nausea. In alcuni casi, gli studenti associano questi sintomi a un odore acre che ricordano di aver respirato a lungo poco prima.
Gli Afterhours accendono i riflettori nella zona rossa
Gli Afterhours hanno deciso di contribuire a riportare l’attenzione sull’Aquila e sui suoi giovani, a 3 anni dal terremoto. L’idea, abbracciata anche dal Teatro degli Orrori, è quella di un concerto assolutamente gratuito e a costo zero per l’amministrazione comunale, con il supporto di promoter locali. Il Comune dell’Aquila ha messo a disposizione piazza Duomo, nel cuore della zona rossa, che lentamente sta tornando ad essere un punto d’incontro e di confronto. Un luogo simbolo dove gli Afterhours e il Teatro degli Orrori porteranno la loro musica, rendendolo vivo per una sera. L’appuntamento è per sabato 19 maggio, alle ore 21.
Gli Afterhours, e in particolare Manuel Agnelli, erano già stati coinvolti nell’operazione del singolo ”Domani” (registrato a tempo di record da oltre 56 artisti) che aveva permesso di raccogliere con le vendite oltre un milione di euro interamente destinato alla ricostruzione e che inspiegabilmente giace ancora in un cassetto inutilizzato.
«Salvata dalle macerie e poi dimenticata dallo Stato»
Andrea, Aldo, Liberato, Antonella… Ricorda il nome dei suoi soccorritori uno ad uno. E di notte è perseguitata dagli incubi: il boato e poi le urla strazianti e i gemiti delle persone che non ce l’hanno fatta, inghiottite da cemento e mattoni nel palazzo di via Generale Francesco Rossi 22, venuto giù come burro (è in corso un procedimento penale per accertare le responsabilità del crollo) nonostante le rassicurazioni. Diciotto gli studenti che lì hanno perso la vita. Come le sue migliori amiche, Federica Moscardelli e Serena Scipione, e l’altra inquilina che condivideva con lei l’appartamento, Ivana Lannutti.
Ora però Marta Valente, la studentessa salvata dopo 23 ore trascorse sotto le macerie a L’Aquila, è una persona nuova. Un anno fa ha completato gli studi nell’ateneo del capoluogo abruzzese e si è laureata in Ingegneria gestionale con il massimo dei voti, la lode e una menzione speciale.
Cialente all’Aquila e le altre sfide del centrosinistra
Il Pd ed il centrosinistra punteranno ancora sul sindaco uscente Massimo Cialente a sostegno del quale è intervenuto nei giorni scorsi Bersani. Il centrodestra si prepara a fare la scelta del candidato sindaco con le primarie che dovrebbero tenersi entro la metà del mese.Ma della partita sarà anche l’attuale vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Mattesis (Mpa), che dovrebbe essere sostento dal terzo polo e un raggruppamento di liste civiche. Nei prossimi giorni si conoscerà la griglia di partenza di candidati e sindaci.
Ad Avezzano invece il quadro sembra essere già abbastanza chiaro. Nella corsa a succedere al sindaco uscente Antonio Floris (Pdl) il candidato più ”quotato” sembra essere Gianni Di Pangrazio (Terzo Polo, Idv, Partito repubblicano ed altri) mentre il Pdl punta….
«Guai a chi tocca il santo», fedeli contro il vescovo
«Dio ce l’ha dato, guai ora a chi lo tocca». Con queste parole, a tratti urlate con rabbia, un gruppo di fedeli, perlopiù donne anziane, ha bloccato la cerimonia religiosa con cui il vescovo di Sulmona, Angelo Spina, avrebbe dovuto prelevare la statua con le reliquie di san Pelino, patrono della locale diocesi, per trasferirle in un santuario di Durazzo, in Albania, luogo di nascita del santo. Non avendo ottenuto ciò che volevano, dopo essersi radunati questa mattina all’esterno della chiesa, il gruppo di fedeli è entrato dentro mentre il vescovo stava pregando e, di fatto, l’ha costretto a sospendere la liturgia.
Lacrime, disperazione e rabbia sono durate quasi un paio d’ore. Alla fine, dopo un breve colloquio, monsignor Spina ha deciso di rinunciare, almeno per il momento. «Visto che c’è bisogno anche di calma e serenità – ha detto – è bene forse per il momento, ma solo per il momento, sospendere».